Impiegavano 16 lavoratori in nero per la vendemmia: 6 aziende sospese
Scoperti 11 lavoratori irregolari a Follina, altri 5 nei vigneti di Vittorio Veneto, Valdobbiadene e Loria
| Isabella Loschi |
FOLLINA - Ben 19 lavoratori in nero, dei quali 16 impiegati per la vendemmia, scoperti dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso, durante i controlli delle attività agricole e dell’edilizia, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. L’attività di controllo ha consentito di riscontrare la presenza di 19 lavoratori “in nero” e di individuare numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, con la conseguente sospensione di 6 attività imprenditoriali e circa 200mila euro di sanzioni.
In particolare a Follina sono state individuate e sospese 2 aziende: la prima stava impiegando per le operazioni di vendemmia 6 lavoratori in nero su un totale di 7 e la seconda 5 lavoratori in nero su 5. Analogamente sono stati ispezionati tre vitigni situati nei comuni di Vittorio Veneto, Valdobbiadene e Loria, dove complessivamente operavano altri 5 lavoratori in nero. Anche in questo caso si è provveduto a sospendere le attività imprenditoriali delle aziende. Infine, un’altra lavoratrice in nero è stata individuata all’interno di un vivaio situato a Riese Pio X. Le verifiche effettuate all’interno di un “centro massaggi” nel comune di Conegliano e gestito da cittadini cinesi, hanno permesso di identificare 2 lavoratrici impiegate in nero, una delle quali irregolare sul territorio nazionale. Anche in questo caso è stata sospesa l’attività.
v All’interno di un cantiere edile ad Arcade, invece, è stata sospesa le attività di un’impresa edile che stava impiegando i propri dipendenti senza aver redatto il Piano Operativo di Sicurezza, documento fondamentale per la sicurezza dei lavoratori.
I controlli del NIL di Treviso, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno consentito, inoltre, di riscontrare la presenza di numerose violazioni sulla sicurezza, tra le quali il mancato utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale atti ad eliminare il pericolo di cadute verso il vuoto, l’omesso aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi e l’omessa formazione dei lavoratori.
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