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28 marzo 2024

Treviso

Saluti e ringraziamenti al Prefetto Laura Lega

E' stata trasferita a Firenze

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Saluti e ringraziamenti al Prefetto Laura Lega

TREVISO - Ieri sera, con inviti personalizzati, diverse centinaia di persone hanno salutato nella residenza ufficiale della prefettura, in via Cal di Breda, il Prefetto Laura Lega, trasferita a Firenze, a partire da lunedì prossimo. Accompagnata dal consorte, il Prefetto ha accolto individualmente gli invitati, tra i quali i rappresentanti di molte istituzioni civili, sociali, politiche, religiose, culturali.

 

Il Prefetto ha ringraziato tutti per la collaborazione ricevuta durante i tre anni di mandato. Ha rievocato le frasi principali che hanno caratterizzato la sua permanenza nella nostra provincia, sottolineando il ruolo che la Prefettura svolge per conto dello Stato e in rappresentanza del Governo, definendola come una istituzione immateriale, la spina dorsale che percorre lungo tutto il territorio del Paese, che rappresenta lo Stato in maniera terza, apolitica, che fa da supporto e collante nel territorio nazionale, accanto ad tutte le altre istituzioni pubbliche. "Con tutti i rappresentanti delle varie realtà abbiamo dato vita a iniziative che hanno rafforzato la capacità di fare il bene ai nostri cittadini.

 

La funzione di Prefetto non è mai una funzione di potere, ma di servizio, al servizio delle comunità, per raccogliere le istanze e interpretarne e capire le singole sensibilità, che sono diverse, di ogni territorio, anche nella nostra provincia. Lascio un territorio splendido, con un fortissimo senso civico, molto operoso, con un senso identitario di orgoglio, di fierezza, ma soprattutto dotato di una capacità imprenditoriale che si scopre anche negli amministratori locali, tutti protesi con l'intento di far bene e di voler far bene. È questa una cifra che differenzia Treviso da tante altre realtà. Tenete alta la testa, continuate così, facendo talvolta più squadra, lavorando sempre in sinergia.

 

Abbiamo grandi imprenditori, anche qui presenti, taluni importanti anche in tutto il mondo, qui c'è un'economia che è nata e cresciuta ,è diventata titolo di eccellenza per tutto il Paese. Protegge questo territorio dalle infiltrazioni criminali, oggi 19 luglio ricordiamo l'omicidio di Borsellino, ricorre la strage e non l'omicidio di Borsellino.

 

Quel fatto fa parte della nostra storia, noi siamo anche quello.! Oggi abbiamo tentativi ancora più pericolosi, magari meno evidenti, ma dovete proteggere tutti , a partire dalle varie categorie, dai singoli imprenditori, dalle istituzioni. Significa controllare tutto quello che accade. Senza allarmismi e senza tensioni dobbiamo guardare al nostro futuro con la testa alta. Per me è stato un onore servire questo territorio, come è successo per la grande adunata del Piave dell'anno scorso, per la quale voglio ringraziare quanti hanno permesso lo svolgimento dell'evento, insieme a tutti i miei collaboratori.

 

Io sono arrivato qui in un momento particolare, con un territorio sotto stress, abbiamo cercato di fare del bene alla nostra comunità, credo che ci siamo riusciti, i risultati ci sono stati, siamo stati citati per il nostro atteggiamento positivo ai vari livelli, anche a quelli internazionali. Tornerò a Treviso, ma non è una minaccia, senza responsabilità, senza portare profughi, suscitando ilarità di tutti, per smentire che il Prefetto ha portato solo profughi. Quando all'inizio giravo tutta la provincia per conoscerla, per conoscere i sindaci, questi erano tutti terrorizzati, timorosi che potessi portare profughi.

 

Abbiamo fatto tante iniziative anche per la sicurezza e addirittura anche sul prosecco per non farci mancare niente, per continuare a rafforzare quella funzione di rafforzamento della questione sociale, per mediare intorno a un tavolo, tra soggetti che non si parlano. Abbiamo chiuso anche il tavolo per le banche, un tema che ha creato una frattura forte in questo territorio, nelle famiglie, soprattutto nella piccola e media impresa, a latere di quella che è l'attività giudiziaria, perché lo Stato dovesse metterci la faccia, per creare il momento in cui si potesse tentare di fare incontrare il mondo delle banche con quello dei consumatori, con tutte le persone in difficoltà. È la strada maestra per condividere e per fare per far star bene tutti, garantire il rispetto delle regole, il vivere nella legalità, per poter garantire crescita ai nostri territori. Vi ringrazio tutti!".

 

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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