Szusmki non conforme? "Prima vengono i miei concittadini. Lottare è nel mio Dna"
La risposta alla diffida del Prefetto Laura Lega
SANTA LUCIA DI PIAVE - Il sindaco Riccardo Szumski risponde al Prefetto Laura Lega, dopo la diffida come sindaco “non conforme” arrivata nelle scorse settimane.
Il primo cittadino di Santa Lucia ha pubblicato la lettera indirizzata dalla Prefettura e la propria sul suo profilo Facebook: il documento firmato da Lega parlava di “dichiarazioni palesemente offensive nei riguardi delle istituzioni statali” da parte del primo cittadino apparse nei giornali, e di “comportamenti con i quali sembra voler scientemente manifestare evidenti dissonanze, a cui tiene a dare particolare risalto anche mediatico, con il ruolo istituzionale ricoperto”.
Il riferimento è, per esempio, al mancato uso della fascia tricolore in diverse occasioni ufficiali. Szumski in passato aveva infatti sfoggiato una fascia venetista con i colori e i simboli di San Marco. Un altro esempio portato da Lega è il contributo statale per l’ospitalità dei profughi (5mila euro), rispedito al mittente da Szumski.
Il Prefetto ha quindi scritto al sindaco, richiamando l’attenzione “sulla necessità di porre in essere comportamenti conformi alle vigenti disposizioni e consoni al ruolo rivestito di vertice di un ente costitutivo della Repubblica ai sensi dell’articolo 114 della Costituzione”.
La replica di Szumski però non si è fatta attendere: “Il richiamo all’articolo 114 a me ben noto, magari unitamente al 119, inquadra un rapporto ordinamentale dello Stato che io mai ho disconosciuto nel mio ruolo di sindaco, ma che desidererei fosse realmente applicato e non prevalentemente disatteso.
In tale contesto credo vadano letti e analizzati tutti i miei comportamenti e le doglianze puntualmente esternate. Prima, per un sindaco eletto direttamente dal popolo, vengono sempre i propri concittadini, anche a discapito di se stesso. Ritengo pertanto di aver svolto pienamente il mio compito di rappresentanza della comunità e mai di aver attuato comportamenti lesivi di alcunché, ma solo ed esclusivamente finalizzati alla difesa e tutela dei sacrosanti diritti dei miei concittadini. Vilipendere non appartiene alla mia educazione e al mio Dna, ma lottare sì”. Firmato Riccardo Szumski.