Szumski radiato, lui pubblica le motivazioni e annuncia: “Ho già fatto ricorso”
Il medico ha diffuso l’immagine dell’atto sul proprio profilo Facebook
SANTA LUCIA DI PIAVE - La vicenda della radiazione del dottor Riccardo Szumski si arricchisce di un nuovo capitolo. Il medico ha infatti pubblicato una parte del documento che riporta le motivazioni della sua radiazione dall’albo dei medici. Szumski ha diffuso l’immagine dell’atto sul proprio profilo Facebook. “È fuor di dubbio quindi che compito primario del medico è quello di tutelare la vita umana dei propri pazienti, ma anche la salute pubblica, ed è chiaro il convincimento di questa Commissione che il Dott. Szumski con le sue azioni non lo abbia fatto – si legge nell’estratto -. A questa conclusione la Commissione è giunta dopo un’attenta analisi di tutta la documentazione depositata agli atti riguardanti le numerosissime segnalazioni a carico del sanitario e quanto dallo stesso dichiarato sia agli organi di stampa che in sede di audizione. Infatti, dall’analisi combinata delle segnalazioni depositate agli atti e dalle dichiarazioni rilasciate dal sanitario in sede di audizione, si rileva il comportamento gravemente scorretto del Dott. Szumski sia nei confronti dei propri assistiti che nei confronti della pluralità di persone che hanno letto i suoi commenti social, le sue interviste di stampa e radiofoniche, le cronache delle partecipazioni del sanitario ad eventi di chiara impronta ‘No Vax’”.
“A parere della Commissione il Dott. Szumski ha gravemente mancato sia nei confronti dei propri assistiti per non aver ritenuto di seguire i protocolli, le linee guida, le Circolari ministeriali in materia di gestione dei pazienti Covid, sia nel non consigliare sempre ai suoi assistiti la vaccinazione come principale strumento, in pandemia, di prevenzione dal contagio […]”, si legge ancora nel documento.
“Ho già fatto ricorso – commenta l’ex sindaco di Santa Lucia di Piave -. Il processo è stato fatto ad ottobre del 2021, mentre la sentenza è arrivata a dicembre dell’anno scorso. Avevamo trenta giorni per presentare il ricorso e lo abbiamo presentato. Che cosa dovevano fare sindaci e medici? Stare zitti? Se qualcuno mi avesse ascoltato, avremmo avuto un altro andamento della pandemia. Non ho mai detto di aver fatto miracoli, ma curavo con certi risultati”. Che cosa succede ora? “Io posso esercitare fino all’ultimo grado di giudizio – spiega Szumski -. Qualcuno mi chiama ancora”. Szumski è andato in pensione ad aprile dell’anno scorso.