San Rocco, per liberarci dal male
Il vescovo Pizziolo celebra la messa nel tempietto privato dedicato al ‘santo delle epidemie’
VITTORIO VENETO - San Rocco è il patrono secondario della diocesi di Vittorio Veneto. "Uno dei santi più invocati nel Medioevo in occasione delle epidemie”, scrive Francesca Costaperaria, conservatore dei musei civici d’arte della città.
“A San Rocco - spiega la studiosa - ci si rivolgeva con le parole: Intercedi per noi in questi tempi segnati da un flagello tale e quale la peste che tu hai combattuto. Ispira i medici, sostieni i malati, liberaci dal male”.
Nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo della Comunità di Serravalle, ora Museo del Cenedese, vi è un affresco, attribuito a Francesco Da Milano e realizzato nel 1514 che ritrae ‘il Leone di San Marco tra i Santi Sebastiano e Andrea, Francesco d’Assisi e Rocco di Montpellier”.
La vocazione verso questo santo e il bisogno di chiedere la sua intercessione “in un tempo di prova a cui non avremmo mai pensato” - queste le parole di mons. Pizziolo - ha spinto il vescovo della diocesi a celebrare una messa proprio nel tempietto cenedese, di proprietà privata, dedicato a San Rocco.