Saran si candida con Tiziana Milani e lancia l’idea dell’ostello
L’ex assessore vede Villa Bolasco al centro del futuro di Castelfranco
| Matteo Ceron |
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CASTELFRANCO – Giancarlo Saran, ex assessore alla Cultura del Comune, ha ufficializzato la sua candidatura a sostegno di Tiziana Milani. Sarà quindi nella lista di Castelfranco Città Aperta, la civica creata dall’ex consigliera della Lega Nord Milani. Nel suo profilo Facebook Saran mette già in chiaro le cose: proseguire il lavoro iniziato, concentrando l’attenzione prima di tutto su Villa Bolasco e creare magari anche un ostello della gioventù.
«Adesso l’Università di Padova – scrive Saran su Facebook - è molto attenta e sensibile a possibili sinergie che possano contribuire a rendere “sostenibile” l’impegno per creare indotto attorno alla sua proprietà, Centro per il Restauro in primis. Lo stesso IUAV di Venezia sta facendo degli stage per i suoi studenti con lo scopo di individuare possibili soluzioni che diano valore al bene e lo rendano appetibile per potenziali partner. Ne stanno derivando una serie di tesi di laurea, di ipotesi di fattibilità.
Vogliamo guardarci intorno? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Cominciamo dalla Casa degli Strepiti, ovvero il rustico abbandonato posto a nord, sulla ciclabile che collega Viale Italia al centro. I suoi interni sono fascinosi. Potrebbe diventare il punto di entrata del Parco».
«In città – prosegue - si sente molto parlare di ostelli per dei flussi futuri che potrebbero portare dei buoni numeri. Ma non c’è solo il turismo slow cost (giovanile o a dimensione familiare), ci sono anche altre nicchie di mercato che possono uscire dalla nicchia. Pensiamo, ad esempio, ai molti studenti e docenti del Conservatorio che provengono dall’esterno (regionale e nazionale) e hanno la necessità di fermarsi per periodi più o meno lunghi. Una foresteria a Bolasco potrebbe saltarci fuori.
Abbiamo un’Università di Padova che ha l’interesse concreto a valorizzare un bene per cui, di questi tempi, è arrivato un finanziamento molto importante. Un altro ente universitario, lo IUAV, sta mettendo a disposizione un know-how di base che potrebbe già dare degli indirizzi futuri di utilizzo, per esempio di Casa Rebellati (o degli Strepiti) e/o di altri spazi in un’ottica di sinergia tra pubblico e privato.
A questo punto, la riapertura del Parco e di parte della Villa sarà punto di partenza di una delle grandi sfide del prossimo futuro, per la nostra Città e non solo».