La scalinata degli Alpini di Conegliano gremita di commercianti
In centinaia sono scesi in Piazza per chiedere la fine del lockdown
CONEGLIANO - Piazza Cima non era così affollata da mesi. Questa mattina primo maggio centinaia di commercianti si sono uniti per far sentire la propria voce. Per chiedere di poter riapre, in sicurezza e con tutte le regole e le precauzioni necessarie.
Patrizia Loberto, commerciante presidente dell’Associazione Conegliano in Cima ha simbolicamente consegnato le chiavi delle attività coneglianesi al sindaco Fabio Chies. Anche il primo cittadino era in piazza, al fianco dei manifestanti.
Tutti con mascherina, guanti e stando il più possibile distanti l’uno dall’altro, hanno occupato la scalinata degli Alpini per chiedere che il lockdown venga interrotto. Al più presto.
Il Governo domenica scorsa ha annunciato le date in cui probabilmente verranno riavviate le attività: il 18 maggio si apriranno i negozi e il primo giugno ripartiranno parrucchieri, estetisti, bar e ristoranti.
Ma a molti esercenti, a Conegliano e in tante altre città d’Italia, questo programma non è piaciuto. E oggi, giornata dei lavoratori, hanno voluto dire la propria. Ricevendo nella città del Cima anche il sostegno delle istituzioni locali, che però su queste decisioni non hanno potere.
La manifestazione, come ha tenuto a precisare Patrizia Loberto, è avvenuta “nel rispetto delle regole”. E’ stato un sit in di un quarto d’ora in cui, in silenzio con un sottofondo musicale, i commercianti hanno chiesto al Governo: “Fateci lavorare”.
Questa mattina anche i commercianti di Pieve di Soligo sono scesi in piazza mentre sembra che i commercianti di Vittorio Veneto hanno riununciato alla protesta.