Sconti e offerte, la spesa si fa così
| Isabella Loschi |
Addio lista della spesa, ora si compra quello che c'è sul volantino. Il trend è chiaro. Nonostante i primi timidi segnali di ripresa, le App con le segnalazioni degli sconti tra gli scaffali e via dicendo, sono le promozioni sui volantini a guidare i clienti degli iper e dei supermercati. Sempre più vanno a sostituirsi al classico post-it con quello che manca in casa. "Quando esco mi vado in pratica a cercare in pratica tutte le offerte, che ci sono - dice all'Adnkronos Marco Raimondi, Business Insight Director di IRI Growth Delivered a cui arrivano i dati di circa 15mila punti vendita -, anche perché il volantino ti arriva direttamente a casa. Tranquillo, in poltrona, ho la possibilità di spuntare tutto quello che mi serve e, poi, esco per fare la spesa".
v Negli anni è diminuita, però, la capacità della promozione di generare vendite aggiuntive. "Se normalmente di un prodotto vendo 100 e con la promozione vendo 200, vuole dire che ha raddoppiato le mie vendite - spiega all'Adnkronos Raimondi -. Se, invece, solo 150 allora vuole dire che la seconda è stata meno efficace della prima, perché ha aumentato le vendite, ma del 50%. Ci sono casi in cui l'indice di efficacia della promozione, è il caso per esempio delle acque minerali, è attorno al 250-300% e, quindi, vado a triplicarle".
Negli anni le tante promozioni hanno fatto diminuire da un lato la percezione della convenienza per il consumatore, mentre dall'altro "non si fa più la scorta come una volta" perché "non voglio uscire con un carrello da 100 euro e so che tanto se scade" lo sconto, "me la ritrovo domani": in pratica si è ridotta l'efficacia delle promozioni. A oggi, secondo gli ultimissimi dati di luglio di quest'anno, rivelati in esclusiva all'Adnkronos da Raimondi, "il 28% dei prodotti venduti del largo consumo confezionato riguardano le promozioni", mentre "sull'alimentare", conclude, "saremo attorno al 30%".