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19 aprile 2024

Treviso

Scontro tra Manildo e il suo vice Grigoletto

L'ex sindaco in lungo post replica alle accuse di Grigoletto: "E' interessato a trovare capri espiatori"

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Scontro tra Manildo e il suo vice Grigoletto

TREVISO - “Questa uscita di Roberto Grigoletto non mi è piaciuta”. Inizia così il lungo post dell’ex sindaco Giovanni Manildo pubblicato sulla sua pagina Facebook, in cui accusa l’ex vice si aver usato toni troppo duri nell’analizzare la disfatta del centrosinistra alle comunali e di voler trovare capri espiatori. La lite a distanza tra Grigoletto e Manildo sottolinea i rapporti tesi.

“Non ne ho capito né il senso né le motivazioni. Certo, quando hai dato il massimo, quando non hai risparmiato nulla di te, le ragioni di una sconfitta sono più difficili da vedere. Io sono in questa situazione, probabilmente anche altri con cui ho condiviso questa esperienza amministrativa lo sono. Credo che una squadra debba dimostrare di essere una squadra sia che si vinca sia che si perda. Spiacciono i distinguo. Grigoletto pare invece più interessato ad evidenziarli, a trovare capri espiatori. Io no, io mi assumo le mie responsabilità”, scrive Manildo a cui non sono piaciuti i riferimenti agli errori in campagna elettorale, le accuse rivolte alla comunicazione, il voler ribadire le difficoltà di gestire i rapporti interni alla coalizione.

“Per creare futuro serve la Politica con la P maiuscola - continua l’ex sindaco - E serve in ciascuno prima di ogni cosa l’autovalutazione, il riconoscimento dei propri errori e la capacità di assumersi responsabilità. Tra le molte ragioni della sconfitta probabilmente c'è il fatto che potevamo avere tutti in questi cinque anni una relazione diversa con i cittadini, potevamo esprimere il nostro orgoglio per le cose fatte. parlare ora di comunicazione della campagna come responsabile della sconfitta mi pare proprio voler mettere la testa sotto la sabbia”.

“Spiacciono queste fughe in avanti, l’ennesima intervista rilasciata non per proporre qualcosa di costruttivo, ma per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, spiace quest’atteggiamento. Ciò che serve in questo momento invece è un serio confronto sugli esiti elettorali”. Infine Manildo elogi ai 160 candidati “che come persona ci hanno messo la faccia”, gli esordienti e i giovani “che hanno animato con passione una campagna che guardava avanti con fiducia. Ripartiamo dai giovani: Stefano Pelloni, Niccolo Rocco, Carlotta Bazza, Mariangela Bucciol, Marco Raccamari , Martina Lovat, Claudio Leonarduzzi e tutti gli altri che hanno contribuito con il loro entusiasmo a crederci. Io sarò senz'altro con loro”.

 



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