Cento ragazzi al fianco di Manildo:"Per una città più aperta e più accogliente"
La lettera consegnata a Cà Sugana
| Isabella Loschi |
TREVISO - Cento ragazzi e ragazze che vivono, studiano e lavorano a Treviso, a sostegno di Giovanni Manildo. “Vogliono continuare a credere nel cambiamento”. Per questo ieri mattina hanno consegnato al sindaco uscente l’appello per la sua rielezione. Cento le firme a sostengo: “Siamo innamorati della nostra città: cinque anni fa la reputazione di Treviso era chiusa, grigia, ostile a qualsiasi tentativo di cambiamento. In questi anni l’abbiamo vista rinascere e diventare più bella, più aperta, più accogliente e sostenibile”, si legge nell’appello.
“Se qualcuno ci avesse detto cinque anni fa che la nostra città avrebbe accolto e sostenuto festival ed eventi di respiro nazionale e internazionale probabilmente ci saremmo messi a ridere: oggi Treviso è tra le città più attente e presenti sulla scena artistica e culturale in Italia e in Europa”. I giovani vogliono continuare su questa strada e chiedono: “Nei prossimi anni vogliamo un comune che investa sempre più sulla cultura, sui grandi concerti, sulle mostre, sui tanti eventi organizzati da cittadini e associazioni nel centro come nei quartieri”.
“Treviso oggi è una comunità aperta, che ha deciso di investire sulle persone e sui diritti: per noi è un orgoglio che la città abbia ospitato e patrocinato il Treviso Pride, anticipato il testamento biologico, scelto di assegnare la cittadinanza onoraria a tanti minori stranieri".
"Vogliamo una città ancora più impegnata e ancora più sensibile al tema dei diritti delle persone, rappresentata da una giunta pronta a difendere le nuove generazioni e le conquiste di civiltà di questi anni, a prescindere dalle decisioni che possano venir prese a Roma. Per noi il rispetto dei diritti nella nostra comunità viene prima di qualsiasi iniziativa politica. Vogliamo che Treviso sia una città sempre più attenta agli studenti, dalla scuola superiore all’università, senza rinunciare a sostenere idee innovative che possono creare occupazione e offrire una prospettiva lavorativa ai giovani: Il comune deve battersi per creare lavoro, investire sulle politiche attive e sulle grandi e piccole cose: più biblioteche, aperte più a lungo, più centri di socialità nei quartieri, più interventi sul diritto allo studio”.
"Crediamo che i frutti di questi anni debbano continuare ad essere coltivati e vogliamo una Treviso che guardi al futuro. Vogliamo che quanto è stato fatto in questi anni diventi la strada su cui costruire il futuro dei prossimi anni, per una Treviso che continui ad essere aperta e sensibile alle istanze di tutti i suoi cittadini, in particolare quelli più giovani. Questo futuro - chiude la lettera - lo possiamo costruire con la rielezione di Giovanni Manildo a sindaco di Treviso. Apprezziamo il lavoro svolto da Giovanni come sindaco e apprezziamo la sua persona per onestà e competenza”.