Scritte contro polizia a Padova, tre studentesse nei guai
Sono indagate per vilipendio, sospettate di altre azioni
| Angelo Giordano |
PADOVA -La Digos di Padova (Divisione investigativa), con il supporto dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, ha eseguito perquisizioni a carico di tre attiviste del collettivo antagonista trans-femminista “Squeert”, emanazione del Centro Sociale Pedro. Le tre giovani, poco più che ventenni, tra cui due studentesse universitarie, sono indagate per i reati di danneggiamento aggravato e vilipendio alle forze dell’ordine.
Le accuse riguardano alcune scritte apparse il 24 novembre nei pressi della Questura di Padova, tra cui frasi come: “L’unico sbirro buono è lo sbirro morto” e “Mi proteggono le mie sorelle, non la polizia! 1312”, insieme a simboli e messaggi contro le istituzioni e associazioni pro-vita, vergati con vernice spray rossa e nera.
Le indagini, avviate immediatamente dalla Digos, si sono concentrate sul collettivo “Squeert”, noto per le sue posizioni estremiste. Grazie all’analisi di immagini di videosorveglianza, attività tecniche e servizi di osservazione, le autorità sono riuscite a identificare le presunte responsabili.
Contestualmente alle perquisizioni, alle tre giovani è stato notificato un Avviso Orale dal Questore di Padova, Marco Odorisio, che ha commentato: *“I poliziotti lavorano ogni giorno per tutelare i diritti e le libertà di tutti. La morte non si augura nemmeno al peggior nemico”.*
Le indagini sono nella fase preliminare e le indagate sono da considerarsi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo