E se fosse uno spray a salvarci dal Covid?
Atteso a settimane lo “spray anticovid”, un supporto importante contro il virus. La paternità? Spetta anche a un vittoriese
VITTORIO VENETO - E se fosse uno spray a salvarci dal Covid? Se la soluzione fosse “a portata di naso” (più che di mano)? Il prossimo autunno potrebbe essere immesso sul mercato un prodotto indispensabile per prevenire e curare all’esordio il virus che da due anni ci tiene in ostaggio. Da dove arriva? Chi l’ha scoperto? No, non pensate all’America, all’Inghilterra al Giappone o a qualche virologo onnipresente sui media.
Condividete invece la piacevole sorpresa: uno degli ideatori del cosiddetto “spray anticovid” vive (e per lo più lavora) a Vittorio Veneto. Roberto De Noni, 59 anni, è uno dei tre responsabili di un progetto su cui il mondo nutre grandi speranze. L’abbiamo intervistato sul Quindicinale in edicola, cercando di dribblare il suo leggero imbarazzo. “E’ il progetto a suscitare interesse - ha esordito De Noni -. Non io”. E così prima abbiamo indagato sullo spray anticovid - che per il momento ha un nome “tecnico”, poi sul suo co-creatore che ha una passione comune-comune: i nanometalli e le microparticelle.
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