SERVIZI SCARSI: L’USL NON PAGA IL CANONE AI PRIVATI
Il pagamento di gennaio e febbraio è stato posticipato a marzo. Fermi 7 milioni di euro
Castelfranco – La direzione dell’Usl 8 ha riscontrato che la qualità dei servizi non era sufficiente. Per questo ha deciso di non corrispondere il pagamento del canone all’Asolo Hospital Service, l’azienda privata partner dell’unità sanitaria nella gestione dei servizi ospedalieri in seguito all’avviamento del project financing.
7 milioni di euro sono stati congelati fino a marzo. È saltato il pagamento del canone per due mesi, gennaio e febbraio. Muro contro muro tra la direzione sanitaria ed il gestore privato, perché, appunto, era stato riscontrato come non ci fossero servizi adeguati alle aspettative.
A partire dalla cucina, uno dei dodici servizi che l’Asolo Hospital Service presta all’Usl 8 a fronte di un canone annuo di circa 38milioni di euro. I servizi vanno dalla climatizzazione degli edifici e la cucina fino alla manutenzione e l’ammodernamento delle apparecchiature tecnologiche, per arrivare ai rifiuti, aree verdi, parcheggi e sterilizzazione.
«Il project financing operativamente è partito tra maggio e giugno del 2008 – ha detto il direttore generale -. Sono stati mesi di convivenza tra pubblico e privato che ci hanno fatto capire che pubblico e privato possono stare insieme, anche se con delle difficoltà. Si tratta di due culture diverse. Il privato ha degli utili che evidentemente deve conseguire. Ma se non ci fossero stati gli investimenti dei privati non si sarebbero fatti gli ospedali, né quello di Castelfranco, né quello di Montebelluna».
«Nonostante tutto, non c’è il rischio che il privato possa soverchiare il pubblico – ha detto ancora Mason -. Sono qui per tutelare la sanità pubblica di qualità che va mantenuta. Per questo a gennaio e febbraio si è deciso di non pagare il canone».
Intanto a giugno entrerà in funzione il nuovo ciclotrone, macchinario utile alla diagnosi dei tumori che produce radio farmaci. Entro l’anno, invece, ci dovrebbe essere l’asta per la vendita degli edifici di via Avenale, in modo da dare avvio ai lavori per la radioterapia, il cui progetto ha avuto il benestare dalla Regione.