Settecento euro ai terremotati del Centro Italia
Il Festival delle Regioni, grazie all’impegno della Pro Loco, ha raccolto i fondi per il progetto Slow Food “La buona strada. Ripartiamo dal cibo”
MOGLIANO - Il risotto con “formaggio di malga e solidarietà” che ha chiuso la seconda edizione del Festival delle Regioni a Mogliano Veneto, ha raccolto 732 euro destinati alla campagna di Slow Food “La buona strada, Ripartiamo dal cibo”, a favore delle aree terremotate umbre e laziali circostanti a Cittareale, Accumoli, Amatrice e Cascia.
“E stata una soddisfazione per noi che, assieme a Pro loco, Slow Food e Coldiretti – Campagna amica di Treviso, abbiamo dato vita a questa iniziativa di promozione delle eccellenze italiane, connotandola con un gesto solidale nei confronti di chi sta ancora patendo le conseguenze del terremoto. Ci piace constatare che anche la solidarietà è una delle eccellenze italiane”, hanno dichiarato il Sindaco Carola Arena e l’Assessore alla Cultura, Attività Produttive e Turismo, Ferdinando Minello.
E la soddisfazione è stata anche per la risposta del pubblico che ha superato le diecimila presenze raggiunte lo scorso anno come ha testimoniato l’affluenza in Piazza Caduti, piena ad ogni ora delle due giornate di sabato e domenica. La soddisfazione è stata condivisa anche dagli espositori, raddoppiati rispetto all’anno scorso, che domenica sera avevano pressoché esaurito le scorte dei loro prodotti.
La campagna “La buona strada, ripartiamo dal cibo” di Slow Food è nata dagli incontri con contadini, allevatori, sindaci e abitanti dell’Appennino che tenacemente resistono e non vogliono lasciare i borghi e le attività, contando sulla ricostruzione e sulla nascita di nuove opportunità, ma con parametri ben chiari: riconoscere il valore del territorio con le sue fragilità e le sue bellezze che vanno tutelate e garantite a partire dalle relazioni sociali e dal senso di comunità.
Il progetto ha lo scopo di finanziare, con la raccolta fondi che terminerà il 31 ottobre, l’acquisto di un furgone attrezzato che venderà al pubblico delle aree umbre e laziali circostanti a Cittareale, Accumoli, Amatrice e Cascia i prodotti delle aziende agricole locali e delle altre regioni colpite.
Questo negozio mobile raggiungerà ogni giornoi comuni e le frazioni del territorio, oltre a partecipare alle iniziative di solidarietà a livello nazionale. A Cittareale sorgerà inoltre uno spaccio destinato allo smistamento e alla vendita dei prodotti locali.
In Abruzzo, nel cratere aquilano, si punta invece dar vita a un caseificio mobile che agevoli l’attività di quei produttori che hanno perso le loro strutture a causa del terremoto. L’obiettivo è fornire loro la possibilità di usufruire di un laboratorio mobile collettivo, un piccolo caseificio su ruote dotato di tutte le attrezzature necessarie che permetta a una ventina di allevatori di riprendere la produzione lavorando direttamente il proprio latte.
La cittadina di Comunanza, nelle Marche, vedrà la creazione di un Mercato della Terra, favorendo così l’approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti locali a sostegno dei contadini e degli allevatori dell’area. Anche qui si darà vita a un negozio mobile che, oltre a servire i comuni dell’area durante il periodo di chiusura del Mercato, opererà sulla zona costiera in determinate occasioni o periodi dell’anno.