SI DIMETTE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Francesca Prevedello lascia per motivi di lavoro. Al suo posto Giorgio Isetta
Montebelluna – Francesca Prevedello non è più presidente del consiglio comunale di Montebelluna. Ha deciso di lasciare l’incarico a causa di impegni professionali. Quasi sicuramente le succederà Giorgio Isetta, il capogruppo dell’Ulivo.
“Ho scelto di investire sulla mia vita professionale – comunica il presidente uscente – dal mese scorso infatti ho deciso di partecipare al Master in Editoria Cartacea e Multimediale, diretto da Umberto Eco presso l’Università di Bologna. A questo si aggiunge che l’Università di Bologna mi ha affidato l’incarico di tenere delle lezioni di lingua e letteratura araba a partire dal secondo semestre. Dovrò quindi dedicare molto tempo ed impegno in queste nuove attività che mi porteranno a stare gran parte della settimana a Bologna”.
Francesca Prevedello è un’arabista stimata che ha recentemente tradotto per Feltrinelli il libro “La Prova del Miele” della scrittrice Salwa Al – Neimi, che ha venduto oltre 66.000 copie. “Voglio dedicarmi all’Università ed al campo dell’editoria. Manterrò comunque l’incarico di consigliere comunale, continuando ad impegnarmi per la mia Comunità”.
“Da questi 6 anni e mezzo – afferma - ho imparato che il ruolo del presidente del Consiglio Comunale non è affatto facile. È necessario tutelare tutte le posizioni e mantenere un ruolo imparziale in quanto hai la doppia funzione di consigliere di una parte politica e di garante di tutto il Consiglio”.
Facendo un bilancio di questi due mandati: “ho fatto del mio meglio, anche se a volte, mi sono accorta a posteriori di aver commesso degli errori, ma come tutti sono umana”. Cosa consiglia al suo successore? “Di non avere pregiudizi, di fare tabula rasa e valutare le proposte che giungono dalle diverse parti politiche sospendendo il proprio giudizio. Infine ringrazio davvero tutti: in primis i consiglieri di ogni parte politica, poi i vicepresidenti, il sindaco per la collaborazione e tutti gli assessori”.