Silvia, gli esami in latino per diventare avvocato rotale: ce ne sono solo 289 al mondo
| Alberta Bellussi |
Che cosa fa un avvocato rotale?
La prima volta che ho conosciuto Silvia Frisulli sono rimasta affascinata dal suo lavoro. Lei è un avvocato rotale e io non sapevo bene cosa fosse ma mi ha, subito, colpito il fatto che è una dei 289 avvocati rotali abilitati ad esercitare al mondo. È davvero un ruolo importante che Silvia svolge con professionalità, passione mettendoci anche il valore aggiunto del cuore e dell’umanità. Silvia vive a Vittorio Veneto, da molti anni, dove è arrivata per amore ma ha più studi in varie parti d’Italia.
Silvia sei un Avvocato Rotale; cosa significa?
“Significa che ho conseguito il Diploma di Avvocato Rotale che permette di patrocinare presso qualsiasi Tribunale Ecclesiastico di prima e di seconda istanza d’Italia e del mondo, presso il Tribunale della Rota Romana, nelle cause di nullità matrimoniali e presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, per alcune cause di natura amministrativa”.
Spiegaci meglio questa differenze di competenze.
“Per essere abilitati al patrocinio della cause di nullità del matrimonio bisogna possedere titoli accademici specifici che consentono di accedere a differenziati ambiti di attività professionale. Il titolo di Avvocato Rotale è senza dubbio quello più qualificato perché, oltre alla preparazione accademica più articolata, permette il Patrocinio in tutti i gradi di giudizio nei Tribunali Ecclesiastici. Seguono gli Avvocati canonisti che possono patrocinare di diritto, solo presso il Tribunale ecclesiastico ove sono iscritti e dove risiedono, oltre che in quello designato per l’appello. Il titolo di studio richiesto è la Laurea in Diritto Canonico conseguita presso una Università Pontificia. Infine ci sono gli Avvocati che hanno conseguito solo la Licenza in Diritto Canonico e possono patrocinare di norma, solo presso il Tribunale Ecclesiastico di prima istanza nella cui circoscrizione hanno residenza o domicilio, ma previa discrezionale autorizzazione per ogni singola causa conferita dal Vescovo Moderatore da cui dipende il Tribunale stesso (sono perciò denominati anche Avvocati «ad actum»)”.
Quanti Avvocati Rotali siete nel mondo?
“Attualmente siamo 289 Avvocati iscritti all’Albo della Rota. Come dicevo prima l’iscrizione a questo Albo avviene con il conseguimento del Diploma di Avvocato Rotale, conferito dopo un severo e selettivo corso di tre anni allo Studio rotale, presso il medesimo Tribunale della Rota Romana. Allo Studio Rotale si accede tramite il superamento di un Esame Previo in latino. La maggior parte delle lezioni e degli esami vengono tenuti in lingua latina da docenti che sono gli stessi Giudici della Rota. Ogni mese gli studenti debbono redigere un compito in latino, un atto giudiziario, che è il presupposto per poter sostenere gli esami annuali. Al termine di ogni anno vengono sostenuti i relativi esami, superati i quali si può accedere all'esame di Diploma, avendo però conseguito prima la Laurea quinquennale in Diritto Canonico presso una Università Pontificia. L'Esame di Diploma è la prova più difficile da sostenere poiché il candidato, in dodici ore continuative (9.00/21.00), con il solo ausilio del Codice di Diritto Canonico non commentato e del Vocabolario, deve redigere in latino, un parere giuridico, sulla base degli atti di un vero processo di nullità. L’esame non superato la prima volta può essere ripetuto una seconda volta, dopo aver nuovamente frequentato le lezioni di Giurisprudenza. Solo su richiesta di grazia si può sostenere l’esame una terza volta. Oltre all’ottima conoscenza del latino, all’Avvocato Rotale è richiesta una padronanza delle lingue straniere e la buona conoscenza di almeno due/tre di queste.
Quali sono gli ambiti di cui ti occupi?
"Sicuramente il patrocinio della cause di nullità del matrimonio, ma non solo. Negli anni di attività come Avvocato Rotale, ho potuto osservare che le persone che si rivolgevano a me per avviare una possibile richiesta di nullità del loro matrimonio, molto spesso portavano il peso, l’angoscia e l’umana consapevolezza del proprio vissuto, cercando risposte anche al di là delle mere conseguenze giuridiche che un matrimonio finito o in difficoltà può portare. Ho sentito quindi il bisogno di approfondire ulteriormente le mie competenze professionali, conseguendo anche un Master in Consulenza Familiare, e ciò per poter prestare il massimo della cura e del sostegno, non solo per quanto riguarda l’ambito giuridico delle questioni matrimoniali, ma anche l’aspetto psicologico e affettivo. Pertanto parte della mia attività professionale è dedicata anche al sostegno di coloro che in veste di coniugi o di genitori, si trovano ad affrontare le problematiche tipiche del nucleo familiare. Sempre presso il Tribunale della Rota Romana ho conseguito la specializzazione per il “ Super rato non consumato”, svolgendo anche attività nelle cause durante la fase apostolica, presso la Rota Romana. Le mie competenze poi lo metto a servizio nell’ambito della pastorale familiare, quindi ben volentieri collaboro con alcuni Parroci e coppie di sposi, nei percorsi di formazione dei fidanzati e dei gruppi-famiglia. Ritengo questo un compito e un servizio non trascurabile, perché fondamentale rimane l’aspetto educativo delle relazioni affettive, per il bene del matrimonio e della famiglia”.