VITTORIO VENETO - È sparita “Surface Study”, l'installazione fotografica dell'artista austriaca Christiane Peschek, che era collocata nella loggia di piazza Minucci a Vittorio Veneto e occupava tutta la superficie della parete di fondo dell’edificio. Si tratta di una delle 13 opere volute in città per il Centenario e a segnalare la "sparizione" è stato il consigliere comunale di Rinascita Civica, Alessandro De Bastiani.

"È la settima opera a sparire, delle 13 realizzate per ricordare il centenario della Vittoria di Vittorio Veneto. Nel cinquantenario (1968) fu realizzato il monumento di Murer in piazza del Popolo, nel centenario fu la volta delle 13 opere degli artisti scelti dal critico d'arte russo Dimitri Ozerkov - precisa De Bastiani -. Ma le opere del centenario stanno subendo un processo di smantellamento quasi a voler far dimenticare le celebrazioni del 2018. A Serravalle, a voler indagare i motivi della sparizione, si rincorrono le ipotesi più disparate; i meglio informati parlano di un provvedimento della soprintendenza, i maliziosi dicono che l'opera, costata oltre diecimila euro, è stata rubata, gli spiritosi dicono che dopo 4 anni di esposizione alle intemperie l'opera è stata mandata in pulitura a secco".

Quando quest'istallazione fotografica venne collocata in città, venne scelta perchè: “L'installazione indaga la vulnerabilità e il recupero di superfici umane attraverso il materiale fotografico. …una correzione digitale sulle ferite e sulle violazioni della pelle umana, come una cura a posteriori”. Ora però toccherà "indagare" su che fine abbia fatto visto che come spiega il consigliere comunale d'opposizione, non ci sono spiegazioni ufficiali alla sua assenza.

"Quello che è certo è che delle 13 opere del centenario ne rimangono solo quattro visibili; due a Serravalle, una in piazza Meschio, e una (anzi mezza perchè l'altra sua metà non è mai stata esposta) a Ceneda all'ingresso del museo della Battaglia. Delle altre nove, rimosse, danneggiate o in luoghi non visitabili non si conosce la fine che hanno fatto. Degli annunciati provvedimenti di valorizzazione promessi in consiglio comunale nessuna traccia". Insomma quanto accaduto rasenta il mistero: com'è possibile che un'opera di queste dimensioni venga tolta senza che qualcuno se ne accorga?

Descrizione dalla presentazione del 2018:

Si tratta di un laboratorio sperimentale per il dialogo artistico tra alcuni dei paesi che hanno partecipato al primo conflitto mondiale. Il progetto è stato presentato ieri al Museo della Battaglia dal sindaco Roberto Tonon, dall’assessore alla cultura Antonella Uliana, e dal curatore Ozerkov. Presenti i primi cinque artisti, a Vittorio Veneto per qualche giorno per un sopralluogo di “ispirazione”. Gli altri artisti arriveranno in città a luglio e, ad ottobre, dopo aver raccolto materiale e ideato il proprio progetto, torneranno in città per dar vita alle proprie opere.

Scrittura, pittura, fotografia, installazioni artistiche, videoarte, performance: saranno tante le forme espressive scelte dai protagonisti di questa manifestazione, che sono in gran parte artisti con un ampio curriculum alle spalle, già famosi a livello internazionale. Questi artisti, tutti giovani, avranno il compito – dopo aver appunto esplorato la città e i luoghi del fronte – di elaborare un’opera da installare o posizionare in diversi luoghi di Vittorio Veneto, al fine di creare un percorso artistico urbano, una mostra diffusa che verrà inaugurata il 4 novembre 2018, in occasione delle cerimonie commemorative di chiusura del centenario.