Lo spiedo porta convivialità
Una lunga tradizione, che attesta come nella zona del Quartier del Piave ci sia un vero e proprio culto per lo spiedo.
PIEVE DI SOLIGO – Domenica 13 ottobre alle 10.45 è avvenuta l’accensione dello Spiedo Gigante con la presenza di alquante autorità civili, religiose e militari tra cui il Vicesindaco di Pieve di Soligo Giuseppe Negri, il presidente della Pro Loco di Pieve di Soligo Mauro Gai, il consigliere Regionale Alberto Villanova, Lorella Malgaretto consigliere Unpli provinciale e il presidente di Unpli Veneto Rino Furlan.
Un evento quello dello spiedo gigante anzi dal gigantesco girarrosto che trae lustro da una tradizione risalente al 1956 ma ancor molto presente, sentita e vissuta dai cittadini del Quartier del Piave che nella Piazza Caduti nei Lager di Pieve dal 27 settembre al 13 ottobre, per tre fine settimana consecutivi è stato il cuore pulsante della 67esima edizione dello Spiedo gigante, che dal 2017 detiene il primato del più grande spiedo di quaglie a livello mondiale.
“Una tradizione avviata dal Mastro Poldo, che assieme a decine di cuochi si indaffaravano intorno allo spiedo a caricare e ricaricare uccelli e attizzare le braci, mentre le belle ragazze in costume trattenevano la folla assiepata intorno allo steccato in attesa di vendere i piattini con gli uccellini distesi sulla fetta di polenta brustolada “onta de tocio – ricorda e commenta Alberto de Faveri, il maestro dello Spiedo Gigante –. Quello di oggi è una dimostrazione che la nostra comunità ha un profondo legame con il passato e che vuole mantenere vivo proprio perché lo spiedo porta alla convivialità. Il mio ingrediente magico è la passione che mio padre mi ha tramandato altresì l’essere attorniato da amici che assieme a me si nutrono di semplicità e valori”.
“La giornata di ieri è stata un successo- afferma Mauro Gai, Presidente della Pro Loco di Pieve di Soligo - 67ettesimo spiedo gigante di grande emozioni e sacrifici ma grandissime soddisfazioni. Quasi 2000 quaglie e tutte finite, un lavoro enorme nel curarle, infilzarle, cucinarle; i ragazzi sono stati meravigliosi. Li ringrazio uno ad uno principalmente il nostro “Albertone” che è il nostro terzo cuoco ereditario della cultura dello spiedo. Un afflusso notevole, solo oggi abbiamo fatto ottocento coperti a pranzo, credo che in queste tre fine settimana abbiamo raggiunto i cinque mila coperti”.
“Questo evento simbolo della comunità è reso possibile grazie al lavoro instancabile di un gruppo di volontari che con passione e dedizione danno vita ad una festa che ci unisce con semplicità creando un legame indissolubile con le radici e tradizioni storiche del nostro paese – conclude il sindaco Stefano Soldan -.”
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