TREVISO - L’elezione ufficiale è avvenuta già ieri, ma per il passaggio di consegne si dovrà attendere maggio. Dopo Emma Marcegaglia arriva, alla guida degli industriali italiani, Giorgio Squinzi. Il patron della Mapei, azienda leder a livello mondiale nella produzione di adesivi e prodotti chimici per l’edilizia, ha battuto lo sfidante Alberto Bombassei per undici voti. Non è andanta bene quindi per il candidato sostenuto dall’impresa Veneta che ha collezionato 83 voti contro i 92 conquistati invece da Squinzi.

“Il fatto di sostenere in prima battuta Bombassei è stato solo un modo di dimostrare che tutta l’impresa veneta si poneva, unita, a sostegno di un unico candidato”, ha commentato questa mattina il leader di Confindustria Treviso Alessandro Vardanega (in foto). “Bombassei – ha continuato – aveva certamente il nostro sostegno anche per il settore merceologico che rappresenta, ma ciò non significa che Squinzi non sia altrettanto sostenuto”.

In realtà il leader degli adesivi nel mondo ha costruito, proprio in provincia di Treviso, più di dieci stabilimenti (La Poligrass) appartenenti alla sua azienda .“In fondo Squinzi – commenta Vardanega – ha proprio in Veneto, nel trevigiano (ndr a Ponte di Piave), una parte della sua impresa e quindi ci rappresenta più che degnamente”. Tra gli obiettivi del nuovo patron di Confindustria, come ha dichiarato proprio ieri lui stesso, c’è quello di riportare la Fiat nell’associazione. Un obiettivo non facile ma che Vardanega giudica in qualche modo possibile.

“Fiat è uscita da Confindustria più per questioni tecniche, dovute alla questione di Pomigliano, che per questioni puramente ideologiche”, rivela Vardanega. “Se l’obiettivo di Marchionne è quello di rivoluzionare la nostra associazione il modo migliore per farlo è quello di restare al suo interno”, ha conlcuso.

Francesca Costa