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15 maggio 2024

Treviso

Stazioni di monitoraggio lungo il Sile per monitorare la qualità dell'acqua

Il progetto unico in Italia nato dalla tesi della dottoranda Giulia Mazzarotto e finanziato da Ats

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Porgetto acque restera

TREVISO - Uno studio scientifico sulla qualità dell’acqua dei vari canali che attraversano il centro storico di Treviso. È un progetto unico, e fino ad ora mai realizzato in Italia quello che è stato presentato ieri lungo la Restera. Lungo il Sile e alcuni suoi affluenti come il Botteniga, il Trozo Lungo e lo Scolo comunale sono state collocate una serie di stazioni di monitoraggio continuo per rilevare la portata dei corsi d’acqua oltre a sonde e campionatori fissi e mobili per la valutazione di alcuni parametri fisico-chimici come: temperatura, presenza di nitrati, cloruri e ammoni. Si tratta di un progetto di dottorato dal titolo “Impatto del drenaggio urbano sulla qualità dei corpi idrici ricettori e strategie di mitigazione” portato avanti dalla dottoranda Giulia Mazzarotto della facoltà di Scienze dell'ingegneria civile, ambientale e dell'architettura dell’Università degli Studi di Padova, con la supervisione di Paolo Salandin, professore ordinario di Costruzioni idrauliche presso l’ateneo patavino con il coinvolgimento di Ats. Ats, ha infatti, riconosciuto le potenzialità di questo studio e ha deciso di sostenerlo finanziariamente, oltre che mettendo a disposizione supporto tecnico, competenze e conoscenze del territorio.

Lo studio, oggetto della tesi, punta ad ottenere dati scientifici sulla qualità delle acque dei canali che attraversano il centro storico di Treviso, per valutare lo stato di salute del sistema idrico e identificare eventuali strategie di miglioramento sostenibile. Lungo il Sile e alcuni suoi affluenti sono state per questo collocate: stazioni di monitoraggio, sonde e campionatori fissi e mobili al fine di valutare i parametri fisici dell’acqua e campionare l’acqua per le analisi chimiche e batteriologiche. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni ecosostenibili e innovative, come l’estensione della rete fognaria, la promozione pratiche agricole responsabili e la realizzazione di soluzioni di drenaggio urbano sostenibile.

Ad oggi, tutte le stazioni sono operative, complete della strumentazione necessaria all’acquisizione dei dati finalizzati all’analisi quantitativa e qualitativa delle acque. I sensori radar installati permettono la misura di livello e di velocità in ciascuna stazione, e le tre sonde multiparametriche, accoppiate ad altrettanti campionatori refrigerati, assicurano la misura in continuo di parametri chimico-fisici significativi legati alle attività agricole e ai deflussi urbani.


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