"Stipendi senza indennità e straordinari": lavoratori del San Camillo sul piede di guerra
La denuncia dei rappresentanti sindacali Fp Cgil e Uil Fpl
| Isabella Loschi |
TREVISO - Stipendi senza indennità e straordinari per i circa 200 lavoratori e lavoratrici della clinica San Camillo di Treviso. Si incrinano le relazioni sindacali a causa della sempre più difficile situazione dei lavoratori del San Camillo, ai quali è stato notificato in questi giorni che per la mensilità di settembre saranno erogate in busta paga solo le voci salariali fisse mentre relativamente alle altre, come le indennità e gli straordinari, si dovrà attendere la liquidazione del prossimo stipendio. Importi che stanno tra i 100 e i 200 euro mensili. “Una comunicazione, che sommandosi ad altre condizioni, ha fatto saltare sui banchi i dipendenti - dichiarano Sara Tommasin della FP CGIL di Treviso e Roberto Meneghello della UIL FPL Belluno Treviso.
“Non è la prima volta che si verificano dei problemi sul pagamento degli stipendi - confermano i rappresentanti della sigle sindacali -, in barba al CCNL che prevede una data fissa di liquidazione, invece non è così. Un contratto - ricordano Tommasin e Meneghello - che ha visto da poco tempo i lavoratori e le lavoratrici del comparto manifestare per il rinnovo, essendo scaduto ormai da ben sei anni. Al San Camillo, inoltre, stiamo ancora aspettando risposte anche in merito all’erogazione in modalità detassata del premio di risultato. Cifre, quelle delle indennità e degli straordinari non pagati alle quali si dovrebbero sommare quelle relative al premio di risultato, fortemente importanti per le famiglie dei dipendenti. Dipendenti, che quotidianamente dimostrano tutta la loro competenza, la loro professionalità e disponibilità per mantenere alta la qualità dell’offerta di servizi sanitari della clinica, che, come tutte le realtà private della Sanità, produce profitti non irrilevanti”.
“Questi lavoratori e queste lavoratrici chiedono che venga dimostrato il rispetto che meritano e che venga data dignità al lavoro svolto con dedizione, a tutela del loro reddito delle loro famiglie - rincarano la dose FP CGIL e UIL FPL -, e per ottenerli sono pronti a farsi carico di forme e iniziative di protesta che, come sindacati avvalleremo e sosterremo”.
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