La Timavo a rischio chiusura: si teme per 97 operai
La crisi colpisce una delle più grandi aziende tessili italiane
VAZZOLA - La crisi colpisce una delle ultime fabbriche tessili specializzate del Nord Est; la "Timavo&Tivene S.p.a." di Vazzola. Sono 97 i dipendenti che in questi giorni temono per il proprio futuro. Nel secondo anno di contratti di solidarietà, l'azienda con sede produttiva a Vazzola e sede legale a Bollate si trova ad un bivio: il concordato in bianco o la messa in liquidazione.
I rappresentati sindacali di Cisl e Cgil, ieri, hanno incornato vertici e proprietà. Oggi ci sarà la riunione con i lavoratori. L'azienda ha già presentato domanda di concordato al tribunale di Milano e le 97 famiglie rimangono per ora con il fiato sospeso, in attesa di capire cosa succederà.
L'azienda tessile, specializzata in tintura, stampa, fabbricazione, negli ultimi tempi ha visto un notevole ridimensionamento del fatturato, in linea con tutto il settore tessile. Uno dei principali clienti dell'azienda è Calzedonia, che ha di recenti attuato scelte commerciali che vanno a discapito della ditta di Vazzola. Calzedonia infatti sta spostando la produzione in India, in Sri Lanka, in Serbia, investendo milioni di euro per nuove aperture.
La Timavo, sorta a Bollate nel 1959, si è spostata a Nordest nel 1968, fondendosi poi con la Tivene e diventando, nel 1985, la Timavo&Tivene S.p.a., azienda leader nel settore, altamente specializzata. Una delle più grandi realtà tessili italiane che ora, quasi improvvisamente, lotta per la sopravvivenza.