Traffico illecito di rifiuti, maxi operazione del Nucleo Forestale Carabinieri
Eseguite 14 perquisizioni tra ditte e abitazioni, 62 i veicoli sequestrati, più un capannone adibito alla gestione illecita dei rottami ferrosi
TREVISO - Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale – Gruppo Carabinieri Forestale di Treviso, il 14 e 15 marzo scorsi, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia – Direzione Distrettuale Antimafia, ha svolto un’operazione attinente a un’indagine su numerose ditte e relativi rappresentanti legali, mezzi, soggetti e rispettive abitazioni, coinvolti in presunte Attività Organizzate per il Traffico Illecito di Rifiuti, poste in essere in area Nord, Nord-Est e Centro-Nord Italia .
Il Gruppo Carabinieri Forestale di Treviso ha eseguito le attività in diverse province delle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Umbria, nelle quali avrebbe agito la presunta associazione finalizzata al traffico e alla gestione di rifiuti da rottami ferrosi.
L’indagine espletata dal N.l.P.A .A .F. di Treviso si è svolta nel corso di circa due anni e attuata in diverse operazioni investigative e tecniche, volte a reprimere l’organizzazione finalizzata a un ingente traffico illecito, che si sarebbe concretizzato nella raccolta e gestione di rifiuti da rottami ferrosi, in località varie del Nord, Nord-Est e Centro Italia .
All’operazione hanno partecipato altri Comandi Forestali dell’Arma. I provvedimenti giudiziari constano di 14 perquisizioni tra ditte e abitazioni; il sequestro di 62 veicoli e un capannone che sarebbe stato adibito alla gestione illecita dei rottami ferrosi e Informazioni di Garanzia a 45 soggetti su 120 indagati.
I militari dell’Arma, inoltre, hanno sequestrato diversi documenti probatori del presunto reato associativo volto al traffico illecito di rifiuti, quali DDT, FIR, registri di carico e scarico di rifiuti, fatture, agende, fogli manoscritti e tutta la documentazione inerente all’ipotizzata attività illegale, oltre a dispositivi e supporti telefonici, informatici e telematici e sequestro d’iniziativa di ulteriori mezzi.