TRASPORTO SCOLASTICO: MANCA ANCORA L’ACCORDO
I sindacati replicano a Cgil e a Muraro rispetto alle accuse contro gli autisti
| Laura Tuveri |
TREVISO – Trasporto scolastico: Cigl e Provincia, stranamente, da una parte, il resto dei sindacati contro. Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa – Cisal non ci stanno a sentirsi dire che i loro associati sono dei privilegiati per guadagnare 1.100 euro al mese e di essere responsabili della mancata soluzione del problema dei nuovi orari degli autobus per gli studenti.
“Attualmente - spiegano i sindacati, Cgil esclusa, - in tutte le aziende i turni di servizio raggiungono anche le 13 ore nelle aziende extraurbane e le 9 ore e 30 di impegno giornaliero per gli autisti nell’urbano. I lavoratori più giovani entrano in azienda con uno stipendio che per ben 8 anni si aggira sui 1.100 euro mensili. Altro che privilegiati”.
A 11 giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico aziende di trasporto, comunque, scuole e sindacati non hanno ancora trovato un accordo sugli orari, reso complicato dalla riforma che ha portato le lezioni a 60 minuti. Il problema non coinvolge tutte le aziende alla stessa maniera, quindi Fit Cisl, Uil e Faisa negli incontri con la Provincia e le aziende hanno proposto un accordo ponte, per il solo servizio scolastico, che esula dal servizio dello scuolabus, fino al 31 dicembre 2011, oltre all’apertura di due tavoli di trattativa provinciali con lo scopo di armonizzare gli accordi tra le quattro aziende e per migliorare la viabilità con le corsie preferenziali e la semaforica intelligente per aumentare la velocità del mezzo pubblico.
“Sul servizio scolastico - spiegano sindacati - avevamo anche proposto di cambiare alcuni orari in entrata o in uscita delle scuole superiori, per poter utilizzare meno mezzi, incidendo meno sui costi del trasporto pubblico. In risposta abbiamo avuto solo la richiesta di aumentare l’impegno giornaliero degli autisti e di ritoccare al ribasso gli accordi riguardanti la società La Marca”.
Fit Cisl, Uil e Faisa proseguiranno gli incontri e respingono le ultime richieste della società La Marca (aumento dell’impegno lavorativo degli autisti), non certo per difendere privilegi, come dichiarato dal presidente Muraro e dal segretario della Filt-Cgil provinciale.