Tre contagi per mandare una classe in quarantena, retromarcia del Governo
Ma per Salvatore Auci (Snals), "il Governo glissa sulla vera causa dell'aumento dei contagi: sovraffollamento delle classi, protocolli di sicurezza non rispettati, trasporti".
TREVISO - Sbandamento con retromarcia: la macchina della scuola negli ultimi giorni e nelle ultimissime ore sta procedendo piuttosto insicura. E il rettilineo della scuola aperta a tutti i costi, cascasse il mondo, si sta rivelando più accidentato di quanto si dica (ma soprattutto di quanto si pensi). All’inizio fu quarantena con tre (contagi per classe). L’altro giorno il rompete le righe al primo infetto avvistato. Ieri il contrordine: tutto come prima. Raccapezzarsi mica è facile, bisogna ammetterlo.
“Se non fosse perché è tragica verrebbe da ridere ricordando le decine e decine di provvedimenti emanati dai Governi negli ultimi venti mesi, sotto l’egida del Cts (io comitato tecnico scientifico), che hanno costretto le scuole italiane a organizzare tutto e il contrario di tutto. Però il Governo continua a regalarci sorprendenti “giravolte spaziali” sulla gestione delle quarantene nelle scuole e i tracciamenti, lasciandoci tutti di stucco” - attacca Salvatore Auci, segretario provinciale dello Snals. La sua sigla sindacale è stata quella che più di altre ha insistito per tutto questo difficile tempo di pandemia sulla sicurezza da garantire negli ambienti scolastici, raccomandando prudenza senza disdegnare qualche periodo di didattica a distanza in più.
Le esitazioni e i ripensamenti del Governo non sorprendono ma non possono d’altra parte non preoccupare: “Lunedì scorso, in serata, i ministeri della salute e della istruzione, con una circolare congiunta, sospendevano il programma di “sorveglianza con testing” nelle scuole in vigore da appena tre settimane; martedì il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, sentito il Commissario all’emergenza, Francesco Figliuolo, ha riesumato il tracciamento, sospendendo la circolare emanata dai due ministeri. Una sinergia stupefacente tra ministeri e Presidenza del consiglio dei ministri che dimostra quanto la pandemia sia sotto controllo” - puntualizza con una buona dose di sarcasmo Auci.
Che, a questo punto, avverte: “Per lo Snals di Treviso bisognerà vedere in che modo il commissario all’emergenza deciderà di intervenire per rendere efficiente il servizio prestato dalle aziende sanitarie locali e per far partire la “sorveglianza con testing” che dovrebbe garantire la tanto promessa scuola in presenza. Intanto ogni giorno continuano ad aumentare in provincia le classi che ricorrono alla DaD”. Di certo - assicura il segretario del sindacato autonomo - al personale scolastico non potrà essere richiesto null’altro: test e tracciamenti devono essere seguiti dall’Asl, senza ulteriori incombenze per le scuole.
“Il Governo continua a glissare sulla vera causa dell’aumento dei contagi nelle scuole: sovraffollamento delle classi; istituti sovradimensionati che raggiungono in alcuni casi anche 2500 alunni; organico docenti e Ata inadeguati; distanziamenti non più obbligatori in classe; alunni irrispettosi dei protocolli di sicurezza; mezzi di trasporto insufficienti”.