I TREVIGIANI RESTITUISCONO I SUV PER SCHIVARE I CONTROLLI DEL FISCO
Sina: "Pure chi è a posto preferisce evitare indagini".
| Mauro Favaro |
TREVISO – Sempre più trevigiani restituiscono il loro Suv in cambio di auto di piccola cilindrata e di utilitarie. Come mai? Effetto del giro di vite nei controlli incrociati sulle dichiarazioni dei redditi e sul patrimonio fatti dalla Guardia di finanza.
A quanto pare, infatti, il timore di finire al centro delle verifiche dell'Agenzia delle entrate sta spingendo molti cittadini a ritornare in concessionaria per lasciare il loro macchinone e tornare a casa con vetture ben più modeste. E che, di conseguenza, danno molto meno nell'occhio.
A mettere in luce la nuova e singolare tendenza è lo stesso presidente dei concessionari della Marca. “Colpa di quello che è una specie di terrorismo fiscale”, spiega Giorgio Sina. Ma possibile pure che i trevigiani dotati di Suv abbiano la coda di paglia? “No, semplicemente in questo modo anche chi non ha nulla di cui preoccuparsi preferisce evitare eventuali indagini – precisa il presidente provinciale degli autorivenditori – scongiurando così fastidi e lungaggini”.
Gli effetti, comunque, sembrano già visibili. Da gennaio a marzo, infatti, le vendite sono scese del 22 per cento rispetto all'anno prima. E la ripartenza sembra ancora lontana.