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12 gennaio 2025

Treviso

TROPPE AREE EDIFICABILI A PAESE

Zanoni proporrà emendamenti in consiglio comunale. Il comune dice che ha agito nell’interesse dei cittadini

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TROPPE AREE EDIFICABILI A PAESE

PAESE - “Non c’è pace per il martoriato territorio di Paese: ancora cemento a volontà, via libera alle grosse lottizzazioni utili per la speculazione edilizia, niente per chi ha bisogno di una nuova casetta”. A pensarla così è Andrea Zanoni (in foto), capogruppo in Consiglio comunale di IdV, che accusa la giunta leghista guidata dal sindaco Francesco Pozzobon di cementificare a dismisura il territorio.

Il Piano degli interventi, che è stato pubblicamente presentato lunedì 6 dicembre alle 21, alla presenza di pochissime persone, verrà adottato, nel consiglio comunale di mercoledì 15 in programma alle 17, e fra circa quattro mesi, come ci assicura l’assessore di reparto, verrà approvato, sempre dal consiglio comunale.

“Il Pat dà la possibilità di edificare per un ulteriore 70 per cento, in pratica più di 460 mila metri cubi di edificabilità concessi. Il Pat era già stato approvato dalla precedente amministrazione. Respingiamo, pertanto, al mittente queste accuse - ha affermato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Paese, Nicola D'Alessi. Mi preme, anzi, aggiungere che a Paese sul tessuto residenziale non era stato approvato nessun intervento dal 1992, quindi dopo circa 20 anni i cittadini avevano tutta una serie di nuove richieste di edificabilità.

Noi abbiamo assegnato possibilità edificatorie, molto inferiori rispetto a quelle richieste, circa la metà. Sono vent’anni che non si fa una variante a Paese e le aspettative sono molte e alte. Si tratta di numeri fortissimamente influenzati e, probabilmente, anche falsati da una decisione assunta dalla passata amministrazione, mi riferisco all’ampliamento dell’area ex Simmel”.

L’assessore D’Alessi ricorda che il Comune di Paese ha in piedi un Piruea stabilito circa 10 anni fa che con un accordo di programma siglato dalla precedente amministrazione ha concesso ulteriori 100 mila metri cubi di edificabilità. Quindi dei 460 mila metri cubi, in realtà per i residenti sono 360 mila. Da parte sua Zanoni chiede con forza di conoscere i nomi dei proprietari dei grossi lotti edificabili che, afferma l’esponente dell’IdV, “Con un colpo solo consumano circa il 70% dell’edificabile dei prossimi 10 anni. “Da un esame della documentazione del Piano degli interventi – ha detto Zanoni - balzano agli occhi alcuni dati molto significativi relativi alla edificazione residenziale.

Il Pat del 2007 prevedeva per i prossimi 10 anni la realizzazione di ben 693.000 metri cubi destinati all’edilizia residenziale, il PI in approvazione consuma in un solo colpo ben 466.000 metri cubi sul totale dei 693.000 metri cubi, ovvero il 67 % del totale. Questo significa che questo piano, che consuma subito il 67% dell’edificabile, lascerà alla futura amministrazione la possibilità di pianificare solo il 33% del totale, ovvero le briciole”.

Insomma per Zanoni, presidente anche di Paeseambiente, il provvedimento della Giunta Pozzobon “E’ una nuova colata di cemento in un territorio già oggetto di indiscriminate speculazioni edilizie che hanno stravolto Paese portandolo in pochi anni da 15 mila a 22 mila abitanti, il tutto senza mai pensare ad una piazza centrale e ad adeguate aree verdi per i bambini e le loro famiglie. Voglio proprio vedere quanti e quali saranno i consiglieri o gli assessori che saranno costretti ad uscire dal consiglio per il conflitto di interesse.

Questo piano del sindaco – conclude Zanoni - pare essere un piano per pochi eletti, rischia di diventare un grosso affare per pochi lasciando a bocca asciutta chi ha veramente bisogno di edificare una casetta per i figli, qui si mette mano in fretta e furia sul 70% del totale edificabile”.

Il consigliere di opposizione promette che presenterà emendamenti per tentare di limitare i danni e limitare ulteriore consumo di territorio. Naturalmente se vi saranno dei comportamenti in violazione di norme vigenti valuterò anche la possibilità di coinvolgere la Procura della Repubblica.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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