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07 novembre 2024

Conegliano

Troppo obeso per la risonanza, "Vada dal veterinario, attrezzato per grossi animali"

Paziente spedito in una clinica a Pordenone. Zaia:"Anche in Veneto ci sono strutture adatte"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Troppo obeso per la risonanza,

CONEGLIANO - Troppo grasso per fare una risonanza al De Gironcoli di Conegliano, viene spedito dal veterinario. Solo lì, infatti, si trovano "le attrezzature adatte a trattare animali di così grosse dimensioni". E' rimasto shokkato il vittoriese, 150 chili di peso e qualche problema al ginocchio, che a fine giugno si è recato all'ospedale di Conegliano per una risonanza magnetica.

 

La visita si è rivelata impossibile: il macchinario non era programmato per la sua stazza. E l'operatore - seconda la denuncia del vittoriese, O.M.,  - non era preparato all'incontro con il paziente. "Mi sono sentito a disagio - aveva denunciato O.M. alla direzione dell'Ulss7 - quando mi hanno detto che solo in un centro veterinario sono attrezzati per visite a animali di grosse dimensioni". La direzione dell'Ulss7 era subito intervenuta, e aveva dirottato il paziente all'ospedale di Pordenone. Ma questa mossa non aveva tranquillizzato il vittoriese, e nemmeno il governatore del Veneto Luca Zaia.

 

Al presidente della regione, che da anni fa notare come la sanità veneta "non abbia eguali", non è piaciuto vedere che un pazienta abbia dovuto oltrepassare il confine, e finire in Friuli Venezia Giulia. “L’operatore – ha commentato Zaia – ha commesso un grave errore, sia sul piano professionale che su quello umano. Un professionista volonteroso si sarebbe adoperato per cercare una struttura veneta con le necessarie caratteristiche (e ve ne sono varie) e un sanitario con la giusta sensibilità umana avrebbe sicuramente dovuto evitare quell’offensivo riferimento ad una struttura veterinaria”.

 

"Ho disposto un accurato approfondimento dell’intera questione anche sul piano tecnico - ci tiene a precisare Zaia - e ho preteso che la direzione strategica dell’Ulss 7 tornasse a incontrare questa persona, ribadendo le scuse, che sono anche della sanità veneta in generale, e prendendo l’impegno di assisterlo e indirizzarlo al meglio qualora se ne ripresentasse la necessità”.

 


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Stefania De Bastiani

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