Tunisia, presidente Saied fa appello alla calma: "Non voglio sangue"
"Prese decisioni nel rispetto della Costituzione". Mechichi: "Cederò il potere a chi indicherà Saied"
TUNISIA - "Le decisioni sono state prese nel rispetto della Costituzione, mi stupisce che alcune persone parlino di colpo di stato". Lo ha dichiarato il presidente tunisino, Kais Saied, durante un incontro con i leader dei sindacati all'indomani della decisione di sospendere l'attività del Parlamento e silurare il premier Hichem Mechichi. "Chiedo alla popolazione di mantenere la calma e di non cedere alle provocazioni. Non voglio nemmeno una sola goccia di sangue" ha detto il presidente tunisino. Oltre al premier, il presidente Kais Saied ha silurato il ministro della Difesa, Brahim Berteji, e la ministra della Giustizia, Hasna Ben Slimane. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale 'Tap', citando un decreto presidenziale. Hichem Mechichi, il destituito capo del governo tunisino, ha pubblicato una lettera sulla sua pagina ufficiale di Facebook in cui ha annunciato di accettare le decisioni prese ieri dal capo dello Stato.
"Cederò le mie responsabilità alla persona che sarà nominata dal Presidente della Repubblica secondo le tradizioni dello Stato, augurando successo alla nuova squadra di governo", ha dichiarato. Kais Saied ha emanato l'ordine che da oggi al 27 agosto è imposto il coprifuoco notturno dalle 19 alle 6 in tutto il Paese. Lo riferiscono i media locali. La durata del coprifuoco potrà essere rivista dalla presidenza. Tra le misure stabilite dalla presidenza, oltre al divieto di circolazione di mezzi e individui durante l'orario del coprifuoco, figurano il divieto di assembramenti di più di tre persone in luoghi pubblici e quello di spostarsi tra città salvo necessità e urgenza sanitaria. Il presidente tunisino ha emesso inoltre un decreto in cui si impone per due giorni e a partire da domani lo stop al lavoro dei dipendenti pubblici. Lo riferisce il sito 'Tunisie Numerique', precisando che il blocco potrebbe essere prorogato su ordine della presidenza. Il decreto non riguarda le forze dell'ordine, l'esercito, i lavoratori delle dogane e il personale sanitario. "Lottare contro il golpe". E' quanto ha promesso il presidente del Parlamento tunisino e leader del partito Ennahda, Rachid Ghannouchi, dopo che il presidente Kais Saied ieri sera ha sospeso il lavoro dell'Assemblea dei Rappresentanti del Popolo (Arp) e destituito il capo del governo. Assicurando che il Parlamento andrà avanti con il suo lavoro, Ghannouchi ha accusato il presidente di "distorcere la verità", sostenendo che il "golpe va contro i principi pluralisti e democratici del nostro Paese" e "mina la legittimità del governo e delle istituzioni statali". "Il presidente non ha alcun ruolo e nessun diritto di interpretare la Costituzione", ha aggiunto in un'intervista all'emittente 'Trt' il leader di Ennahda, affermando che anche se fosse istituita una Corte costituzionale temporanea, "non ricadrebbe in alcun modo" sotto l'influenza di Saied.
ONU - Un appello a "esercitare moderazione, astenersi dalle violenze e garantire che la situazione rimanga calma" è stato rivolto dalle Nazioni Unite alle autorità tunisine e "tutte le parti interessate" dopo la crisi politica innescata dalla destituzione del premier Mechichi e dal licenziamento dei ministri della Difesa e della Giustizia. Il portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq, in una nota ha quindi espresso "sgomento" per la notizia di un raid da parte delle forze di sicurezza all'interno della sede di Al Jazeera di Tunisi. "Auspichiamo che tutti i giornalisti, compresi quelli di Al Jazeera, possano svolgere il loro lavoro senza subire maltrattamenti", ha aggiunto.
USA - Il segretario di Stato Usa Antony J. Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il presidente tunisino Kais Saied. Blinken, fa sapere il Dipartimento di Stato, ha incoraggiato il presidente Saied "ad aderire ai principi della democrazia e dei diritti umani che sono alla base della governance in Tunisia".
FARNESINA - "L’Italia segue con grande attenzione l’evolvere della situazione in Tunisia. La portata e la natura delle decisioni assunte nelle scorse ore - si legge in una nota della Farnesina - dovrà essere attentamente valutata. L’Italia esprime altresì preoccupazione per la situazione e per le sue potenziali implicazioni e rivolge un appello alle istituzioni tunisine affinché venga garantito il rispetto della Costituzione e dello stato di diritto". "In un momento in cui la crisi politico-economica nel Paese è esacerbata dal recente deterioramento del quadro epidemiologico - prosegue la nota - L’Italia conferma il proprio sostegno a favore della stabilità politica ed economica della Tunisia e ribadisce la propria sincera vicinanza all’amico popolo tunisino".