Un omaggio a 100 anni dalla scomparsa di Eleonora Duse
Alessandra Todesco, autrice bassanese, presenterà per la prima volta al pubblico il suo libro dedicato all’indissolubile rapporto tra la Divina e la città di Asolo
| Clara Milanese |
BORSO DEL GRAPPA – Venerdì 20 settembre Borso del Grappa si prepara a celebrare uno degli eventi culturali più significativi dell'anno (protagonista anche della maratona di lettura Il Veneto Legge, patrocinata dalla Regione): il centenario della morte di Eleonora Duse. Alle ore 20:45, presso la Sala Consiliare del Municipio, verrà presentato per la prima volta al pubblico il libro I soggiorni asolani di Eleonora Duse (De Bastiani Editore), scritto dall’autrice bassanese Alessandra Todesco. L’opera, un saggio ricco di storia, curiosità e riflessioni intime dell’attrice, offre uno sguardo profondo sul legame indissolubile che la Duse aveva con Asolo, città che amava e che considerava il suo rifugio.
Eleonora Duse, icona del teatro italiano e internazionale, scelse infatti Asolo come luogo di pace per i suoi ultimi anni. Affascinata dal suo paesaggio e dalla tranquillità che offriva, vi si recava ogni volta che gli impegni delle tournée internazionali glielo permettevano. In una lettera indirizzata all’amico Marco Praga, la Duse così parlava della cittadina trevigiana: “Asolo è bello e tranquillo, paesetto di merletti e di poesia… Questo sarà l’asilo per la mia ultima vecchiaia, e qui desidero essere seppellita”. Un desiderio che si avverò: l’attrice riposa infatti nel cimitero di Sant'Anna, sulle colline asolane, dove la sua tomba è meta di pellegrinaggio per appassionati di teatro e ammiratori.
I soggiorni asolani di Eleonora Duse è un saggio che non solo celebra il profondo legame della Duse con Asolo, ma anche la figura dell'attrice, vera icona mondiale del teatro.
Alessandra Todesco, originaria di Bassano del Grappa e residente a Bologna, ha compiuto una ricerca storica meticolosa, basata su carteggi, lettere e telegrammi scambiati dall'attrice con amici e collaboratori durante i suoi soggiorni asolani tra il 1919 e il 1923. Questi documenti offrono uno spaccato intimo e coinvolgente degli ultimi anni della Duse, facendo emergere non solo la sua personalità artistica, ma anche le emozioni e i pensieri più personali legati alla cittadina trevigiana. Il testo ha un ritmo incalzante e coinvolgente e ricostruisce attraverso gli scambi epistolari i sentimenti, i personaggi e gli eventi che caratterizzarono quell’ultimo periodo di Eleonora.
Todesco, laureata in lettere con indirizzo teatrale e appassionata della figura della Duse fin dai tempi universitari, racconta come la sua tesi di laurea sia stata la prima bozza di questo progetto: “Studiare la vita di Eleonora Duse mi aveva fatto notare che non esisteva nessun saggio legato al suo rapporto con Asolo – spiega l’autrice – così ho iniziato a lavorare a questa ‘lacuna’, avviando una lunga ricerca presso archivi e biblioteche per offrire un tributo collettivo alla sua figura”. Dopo anni che teneva il manoscritto nel cassetto, l’autrice lo ha ripreso in mano durante il lockdown, affinandone i contenuti per trasformarlo in un omaggio all’attrice e alla sua amata Asolo, proprio in occasione del centenario della sua morte.
Asolo, città affascinante e ricca di storia, ha sempre attirato artisti e intellettuali. Situata ai piedi del Monte Grappa, è stata rifugio per molti animi sensibili e creativi, grazie alla sua atmosfera serena e alla bellezza del suo paesaggio. La stessa Duse ne restò affascinata proprio perché trovò un angolo di pace in cui rifugiarsi dalle fatiche e dalle pressioni della vita pubblica e artistica.
La presentazione del libro sarà dunque un’occasione per riscoprire non solo il legame tra Eleonora Duse e Asolo, ma anche la bellezza e l'importanza culturale della città stessa.