Un villaggio trevigiano in Senegal
Presentato oggi in Municipio il progetto del rientro programmato a Bignona
CONEGLIANO - Un nuovo villaggio sarà realizzato in Senegal grazie al progetto pilota voluto dalla Comunità senegalese del Trevigiano. La prima pietra è già stata posata dall’assessore Enzo Perin, in qualità di delegato del Sindaco. Il progetto prevede che siano realizzati 600 alloggi da destinare a coloro che erano partiti anni fa per l’Italia e che ora vogliono tornare nel loro Paese.
“Siamo impegnati a sostenere la richiesta di una comunità che ha sempre dimostrato correttezza e integrazione”, spiegano Paolo Speranzon ed Enzo Perin, assessori rispettivamente provinciale e comunale all’Immigrazione. Per dare vita a quello che è un rientro di fatto programmato, gli immigrati della comunità senegalese di Conegliano e di altre località della Marca si sono riuniti in una cooperativa. “Quando siamo arrivati in Italia avevamo l’idea di un’immigrazione di ritorno – spiega Thiam Massamba, responsabile dello sportello cittadino e componente della consulta regionale – Qui abbiamo trovato un lavoro, preso casa, ricongiunto le famiglie, intrecciato relazioni sociali. Così siamo rimasti. Oggi la crisi ci porta ad interrogarci sul nostro futuro qui ma soprattutto sul futuro del nostro paese di origine, al quale siamo da sempre legati”.
Il progetto vedrà il sostegno di Comune e Provincia, ma a finanziarlo, oltre agli stessi senegalesi, potranno essere fondi regionali ed europei. “Questa iniziativa è la dimostrazione che non dobbiamo obbligare nessuno straniero a diventare cittadino italiano, perché c’è anche chi spera un giorno di poter tornare in patria – spiega il sindaco Floriano Zambon – Quando si parla di immigrazione è corretto valutarla nella sua complessità, senza mai trascurare il legame ancestrale che lega ciascuno di noi al nostro luogo d’origine”. Un contributo per la realizzazione del progetto la Comunità senegalese lo chiede anche alle imprese del Coneglianese, attraverso il loro know-how, materiali, attrezzature e altre forme di sostegno.
L'esperienza pilota parte da Conegliano in quanto l'Associazione che sta seguendo il progetto ha sede nella città del Cima, dove peraltro ci sono esponenti della comunità senegalese di peso come Massamba Thiam, membro della Consulta sull'immigrazione della Regione Veneto. il punto d'arrivo è però Bignona, nel sud del Senegal, da dove provengono tantissimi senegalesi oggi residenti in Veneto e provincia di Treviso. "Qui tutto è successo prima che altrove - spiega il sindaco di Conegliano, Floriano Zambon - ed è per questo che siamo laboratorio di nuovi scenari. Conegliano è una città aperta, alle persone, agli investimenti. Essere capofila di questo che chiamo un progetto di civiltà fa onore e ci rende coerenti con la nostra storia, che in questo territorio ha visto predominare l'armonia e la pace sociale rispetto alle spinte di rottura".
Nell'incontro avvenuto oggi in Municipio con il sindaco di Bignona (Senegal), sono state spiegate le ragioni del sostegno da parte della comunità locale senegalese. "Se non fosse per la burocrazia statale il progetto per la realizzazione di oltre 600 alloggi sarebbe già alla fase avanzata - spiega il sindaco di Bignona, Mamadou Iamine Keita, già ministro senegalese del lavoro - come amministrazione locale abbiamo favorito la nascita di una cooperativa che si occuperà dei lavori, abbiamo messo a disposizione il terreno e approvato il progetto. E' stata anche posta la prima pietra. Con questo progetto, che siamo certi avrà sviluppi importanti nelle prossime settimane, è il coronamento di un sogno per tanti senegalesi che dopo tanti anni in Italia hanno finalmente una opportunità concreta di tornare a casa con una prospettiva interessante di vita". All'incontro erano presenti anche l'assessore ai servizi sociali Enzo Perin, assessore ai sociali del comune di Conegliano, Massamba Thiam e diversi esponenti della Comunità senegalese.