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15 gennaio 2025

Mogliano

Vaga per giorni ferito in modo grave dalla trappola dei bracconieri, gatto salvato per miracolo

Un fil di ferro l'aveva lacerato profondamente. Delle volontarie dell'Enpa l'hanno recuperato e portato in una clinica veterinaria

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

gatto

ZERO BRANCO Gatto vaga per giorni con l’addome lacerato da un cappio di metallo. In base a quanto riscontrato dal veterinario, era rimasto vittima di una trappola piazzata da dei bracconieri.

La vicenda, segnalata dall’Enpa di Treviso, arriva da Zero Branco.

 

I volontari dell’associazione animalista sono stati contatti martedì mattina da una donna che vive nella zona di Sant’Alberto: la figlia aveva notato nel campo di fronte casa un gatto bianco e rossiccio con una rete o qualcosa di simile avvolto al corpo, che si muoveva ma molto lentamente. Una volontaria dell’Enpa si è recata sul posto e si è resa conto che il gatto aveva un fil di ferro stretto attorno al bacino.

Non si faceva avvicinare, per questo è intervenuta anche un’altra volontaria con una gabbia trappola e sono riuscite a recuperarlo.

 

Le condizioni erano molto gravi e l’hanno immediatamente portato alla clinica veterinaria San Martino a Crocetta del Montello, dove il veterinario ha constatato che il gatto era rimasto vittima di un cappio utilizzato dai bracconieri per catturare lepri, volpi ed animali simili. Aveva delle profonde lacerazioni, il veterinario l’ha sedato ed è stato possibile rimuovere laccio, che presentava un'estremità ripiegata a formare un cappio dentro cui scorreva l'estremità libera che consentiva di stringerlo completamente.

Il laccio ha causato un'estesa lesione cutanea e sottocutanea a livello lombare, che richiederà terapie prolungate e probabilmente interventi di ricostruzione.

 

Viste le condizioni generali del gatto, parecchio denutrito, è probabile che sia rimasto intrappolato per diversi giorni. In ogni caso sono riusciti a salvarlo e proprio per questo è stato “battezzato” Salvo. Attualmente si trova ricoverato in clinica ed è sottoposto a delle terapie.

 

“Il ritrovamento fortuito del micio, conferma purtroppo come il bracconaggio sia ancora un fenomeno ben radicato in provincia e contro il quale non si fa ancora abbastanza per debellarlo – fa sapere l’Enpa di Treviso -. Del fatto è stata fatta denuncia alla magistratura e data notizia al sindaco e ai Carabinieri Forestali per le indagini del caso. Oltre alle sanzioni previste dalla legge il colpevole rischia la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5mila a 30mila euro e se il gatto dovesse morire la pena è ulteriormente aumentata della metà”.

 


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Matteo Ceron

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