Vailo delle scimmie, salgono a cinque i casi nella Marca
L'Ulss2: "I pazienti sono seguiti dal Sisp e curati a domicilio"
| Isabella Loschi |
TREVISO – Si è registrato nelle scorse ore un altro caso di vaiolo delle scimmie in provincia di Treviso. Dopo i tre casi di West Nile, la febbre del Nilo, confermati dall’Ulss2, salgono a cinque i casi di Monkeypox rispetto alle conferme di inizio settimana.
Fortunatamente anche in questo caso il giovane uomo infetto è curato a domicilio e non ci sarebbero correlazioni con gli altri casi già diagnosticati. “I pazienti sono seguiti dal Sisp e sono tutti trattati a domicilio con terapia, le loro condizioni sono monitorate quotidianamente anche per via telefonica - spiega l’Ulss2 Marca trevigiana - Al momento non abbiamo segnalazioni di altri contatti diretti che abbiamo monitorato”. Il virus della stessa famiglia del vaiolo fu scoperto nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958. La trasmissione all’uomo avviene tramite il contatto con materiale infetto, lesioni cutanee e oggetti contaminati.
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