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24 aprile 2024

Treviso

VALZER DI PRIMARI NELL'AZIENDA OSPEDALIERA DI TREVISO

Ma i giovani medici sono sempre meno

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

VALZER DI PRIMARI NELL'AZIENDA OSPEDALIERA DI TREVISO

TREVISO – L'azienda sanitaria di Treviso ora corre ai ripari sul fronte della carenza di personale e in un colpo solo nomina 6 primari per coprire altrettanti posti da tempo senza un titolare nelle direzioni di dipartimenti e strutture complesse dei presidi ospedalieri di Treviso e Oderzo. L'annuncio è arrivato pochi giorni fa, quando Caludio Dario, direttore generale, ha siglato una delibera ad hoc.

Quali i movimenti dettati dal testo? Si comincia dal dipartimento cardiovascolare del nosocomio di Treviso, alla cui guida va il cardiologo Zoran Olivari, che così prende il posto di Lorenzo Ganassin, da qualche tempo in pensione. Poi un'attesa ratifica: il dottor Maurizio Sacher, già alla guida del pronto soccorso del Ca' Foncello con un incarico triennale, è stato definitivamente confermato. Percorso identico per Fabio Causin, messo ufficialmente a capo del pronto soccorso di Oderzo dopo averlo di fatto già condotto come vice facente funzioni.

Di seguito arriva dall'azienda sanitaria di Pieve di Soligo, diretta ad interim dallo stesso Dario, il dottor Alessandro Dal Canton, appena nominato direttore del dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale, con sede al Ca' Foncello, dopo il pensionamento e l'addio polemico di Giovanni Battista Gajo. Infine, il dottor Luigi Fontan diventa il nuovo primario di fisica sanitaria all'ospedale di Treviso, subentrando al dottor Lino Mantovani, e il dottor Edoardo Galeazzi prende il posto di Lorenzo Ganassin, come facente funzioni, alla guida della chirurgia vascolare.

Il valzer dei primari, però, rischia di rappresentare la classica toppa su un buco che non vuole saperne di restringersi: quello della carenza di giovani medici che possano rimpiazzare i colleghi prossimi alla pensione. Come hanno già messo in chiaro le tabelle dell'azienda sanitaria di Treviso, infatti, il 60 per cento dei dottori in servizio ha più di 50 anni. Nel dettaglio su poco più di 1.100 medici sono ben 519 quelli in un'età compresa tra i 50 e i 59 anni e 143 hanno addirittura già superato i 60 anni. E per ginecologia e ortopedia, in particolare, la campanella d'allarme è già suonata. Cosa succederà tra due o tre anni? “E' un problema che va affrontato al più presto – ha messo in chiaro Claudio Dario – anche attraverso la riorganizzazione del lavoro per utilizzare al meglio le professionalità sanitarie”. La corsa contro il tempo, insomma, è iniziata.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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