In Veneto sarà un "GialloNatal", colpa di Omicron e dei non vaccinati
Il prof. Manno del CoVeSap insiste sulla vaccinazione dei bambini: "I casi di Covid tra loro sono in crescita mentre gli effetti avversi da vaccino sono minimi, estremamente rari e facilmente risolvibili"
TREVISO - “GialloNatal”. Il bianco neanche quest’anno pare vada di moda. Non saremo conciati per feste, come dodici mesi fa; la situazione è molto migliorata. Ed è bene. Ma non benissimo. Come ci conferma il prof. Maurizio Manno del CoVeSaP, il Coordinamento Veneto della sanità pubblica.
Qual è la situazione Covid in Veneto?
La situazione è contrastante. Da un lato è evidente che siamo in piena quarta ondata, con tutti i parametri in crescita. Dall’altro i dati in generale mostrano che la situazione è molto migliore di quella dell’anno scorso in questo stesso periodo.
Quindi stiamo meglio rispetto all’anno scorso? Cosa dicono i dati?
A livello nazionale, sebbene i nuovi casi giornalieri siano circa la metà e in crescita, i ricoveri in Terapia Intensiva sono “solo” un quinto e i decessi “solo” un decimo di quelli dello scorso anno. Quindi: casi in aumento ma malati e morti in numeri molto più contenuti: esattamente ciò che ci si aspetta grazie ai vaccini.
Ma allora possiamo stare relativamente tranquilli?
Non direi. Per due motivi principalmente: il primo è il numero ancora relativamente elevato di persone che rifiutano di vaccinarsi o che non sono completamente vaccinate, ovvero che non hanno ancora fatto la terza dose. L’efficacia delle prime due dosi, infatti, si riduce molto dopo 5-6 mesi. Il secondo motivo di preoccupazione sono le varianti ed in particolare la variante Omicron, molto contagiosa e che sembra sia solo parzialmente contrastata dai vaccini attualmente disponibili.
E’ appena iniziata la campagna vaccinale per i bambini 5-11 anni. Ma i dati cosa dicono?
I dati statistici oggi disponibili, solo iniziali ma su numeri ormai consistenti, dagli studi americani e israeliani soprattutto, indicano senza ombra di dubbio che i benefici superano abbondantemente i rischi. I casi di Covid tra i giovani e i bambini infatti sono in crescita, mentre gli effetti avversi da vaccino sono minimi ed estremamente rari e nella gran parte dei casi facilmente risolvibili.
CoVeSap quindi cosa ne pensa?
Nel Comitato vi sono diversi pediatri e il loro parere è che tutti i bambini debbano vaccinarsi, per essere più protetti innanzitutto e poter avere una vita sociale “normale” e col minimo stress possibile, ma anche per prevenire il contagio degli adulti, genitori, nonni e insegnanti soprattutto. Non dimentichiamo poi che la diffusione del contagio è il principale stimolo alla formazione di nuove varianti.
Non mi dirà che i bambini sono la causa delle varianti?
Non volevo dire questo. Le varianti nascono laddove più veloce è la diffusione del virus, come nei paesi in via di sviluppo, che sono il vero serbatoio del virus. Non a caso la Omicron è stata identificata in Sudafrica e prima di questa, la Delta, in India. Non è pensabile sconfiggere il virus se non si estenderà massicciamente, rapidamente e gratuitamente la vaccinazione anche a quei paesi. Prima l’Occidente se ne farà carico, meglio sarà per tutti.