Visite notturne in ospedale: "solo uno spot elettorale"
La senatrice Bisinella sul blocco delle visite mediche serali e nei giorni festivi
| Isabella Loschi |
TREVISO - "Avevamo detto fin dall’inizio che quello di effettuare le visite di notte era uno spot elettorale che prefigurava pochi risultati e conseguenze prevedibili a livello di costi e di reazioni da parte del personale impiegato: lo stop e la vertenza dei medici erano immaginabili". Lo afferma la senatrice di “Fare!” Patrizia Bisinella alla luce del blocco alle visite mediche serali e nei giorni festivi e della vertenza attuata dai sindacati dei medici, decisi a non proseguire con questo tipo di attività alle condizioni attuali.
"L’effetto boomerang di una decisione presa più per propaganda politica invece che valutando i reali benefici per la popolazione e senza mettere in conto le reazioni del personale impiegato si sta manifestando ora in tutta la sua evidenza – sottolinea Bisinella -. Si è trattato di un servizio che potrà anche essere stato utile per una fascia ristretta della popolazione, ma che chiaramente non è stato attuato in modo sostenibile. Date le carenze di personale dei nostri ospedali era più utile cercare di ottimizzare i servizi negli orari tradizionali, senza andare ad avventurarsi in estensioni di orario che si sapeva già all’inizio avrebbero provocato costi ulteriori da sostenere e ricorsi da parte della classe medica".
"Ora - chiude - oltre alle spese già sostenute per avviare il progetto, la Regione Veneto dovrà far fronte anche quelle per affrontare i ricorsi e le vertenze, senza avere alcuna certezza sulla possibilità di rendere concretamente attuabile l’idea degli “ospedali aperti di notte”".