Viticoltura sostenibile e libera dai fitofarmaci: ecco il progetto Gleres
Avviato nel 2017 il progetto di Confagricoltura Treviso e il centro di ricerca Crea-ve ha coinvolto 17 cantine della Marca
| Isabella Loschi |
TREVISO - Ottenere piantine figlie di Glera per la produzione di Prosecco resistenti a peronospora e oidio – le principali malattie che affliggono la vite - e promuovere nel contempo lo sviluppo di nuove pratiche agricole sostenibili, e di una vitivinicoltura libera dall’utilizzo di prodotti fitosanitari: questi gli obiettivi del progetto Gleres, avviato nel 2017 e frutto di una collaborazione tra Confagricoltura Treviso e il CREA-VE (il Centro di Ricerca per la Viticoltura ed Enologia, struttura del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), che ha coinvolto anche 17 tra le maggiori cantine delle terre del Prosecco.
A tre anni dal via – dopo che nel 2017 la varietà Glera era stata incrociata con numerosi parentali resistenti alle malattie fungine, e dopo che nel 2019 i primi germogli ottenuti erano stati piantati – arrivano i primi risultati tangibili: oltre ad un numero elevatissimo di incroci andati a buon fine ed il miglioramento del protocollo che permette di effettuare maggiori controlli molecolari in maniera più efficiente, ecco i primi grappoli d’uva, comparsi a settembre 2020. Su questi verranno effettuate attente analisi sensoriali dai ricercatori guidati da Riccardo Velasco, direttore del CREA-VE, cui seguirà la vinificazione su piccola scala: in questo modo, non verrà valutata solo la resistenza delle piante, ma anche il loro potenziale enologico.
“Entro il 2022 inizieremo a moltiplicare le piantine più promettenti - che nel frattempo saranno trasferite nei campi sperimentali dell’Istituto -, e nel giro di un paio di anni i produttori coinvolti nel progetto potranno diventare protagonisti in prima persona, partecipando insieme a noi ricercatori al processo selettivo e testando le migliori specie nei propri appezzamenti”, spiega Velasco.
“Il tema della sostenibilità deve essere centrale per tutti noi imprenditori del settore. Per un territorio come il nostro, fortemente vocato al Prosecco e al vitivinicolo, diventa fondamentale la ricerca di nuove soluzioni”; commenta il presidente di Confagricoltura Treviso, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi.