
Vittorio Veneto, Abel ucciso dalla valanga e quel post: "In montagna il rischio zero non esiste"
Il 9 marzo scorso Ayala Anchundia aveva pubblicato il video di una sua escursione con gli sci sul monte Antelao
Il 9 marzo scorso Abel Ayala Anchundia aveva pubblicato il video di una sua escursione con gli sci sul monte Antelao. “Una montagna che è come una casa – aveva scritto -. Ci sono salito diverse volte in diverse stagioni, ma mai con gli sci. Anche solamente provare a sciare da lassù era un sogno, un sogno realizzato dopo tre anni di attesa”. Tra i commenti al video, però, c’è una domanda posta da un utente: “Non hai paura delle valanghe?”
“Potrebbe succedere – aveva risposto Abel -. Il rischio zero in montagna non esiste. Certo, ho paura, ma penso che sia normale averne. La passione è troppo grande per non prendersi questo rischio”. Purtroppo è stata proprio una valanga a uccidere Abel. Domenica, intorno alle 13, il suo gruppo è stato travolto da una valanga sulla Forcella Giau, tra Cortina d’Ampezzo e la val Fiorentina, nel territorio di San Vito di Cadore.
La notizia della morte del 38enne è arrivata domenica sera dopo il trasferimento all'ospedale di Mestre. Oltre a lui è deceduta anche Elisa De Nardi, 40enne di Conegliano. Abel lavorava presso la Tecnosystemi, nota azienda di San Giacomo di Veglia. Originario dell’Ecuador, lavorava nel settore della logistica dell’azienda vittoriese dal 2021. La famiglia di Abel si era trasferita in Italia 25 anni fa, e nella Città della Vittoria il 38enne aveva trovato lavoro e amici.
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