VITTORIO VENETO – Una voce inconfondibile. Come pure la sua mise: jeans, camicia con le frange, stivaletti. E una grande passione per il rock anni Sessanta e Settanta, con cui si era fatto conoscere in tutto il territorio trevigiano e soprattutto nel bellunese, oltre che nella sua Vittorio Veneto.

All’età di 82 anni – fra poche settimane ne avrebbe compiuti 83 – è morto Luigi Zanchettin, in arte “Gigi Rock”, il soprannome con cui era di fatto conosciuto da tutti. Si è spento in pochi giorni dopo esser stato colpito da un’infezione che ha compromesso le sue già precarie condizioni di salute. A febbraio era rimasto vedovo e questo era stato per lui un duro colpo che gli aveva minato il corpo e lo spirito. Lascia i figli Adriano, Loredana e Christian, la nuora Michela, il genero Ivano, nipoti e pronipoti. Il funerale si tiene lunedì alle 15 nella chiesa parrocchiale di Santa Giustina.

«Papà – ricorda il figlio Christian – ha avuto un’attività in proprio di realizzazione di terrazzi alla veneziana fino alla pensione e che ora viene portata avanti da mio fratello e da me. Negli anni Settanta andava a ballare nelle balere della zona. E in un’occasione dal ballo ha iniziato a prendere il microfono in mano per cantare. I suoi idoli erano Elvis Presley e Adriano Celentano. Era un grande appassionato di musica». Mezzo secolo fa ha così iniziato a cantare in vari gruppi. Negli anni 2000 la decisione di proseguire come cantante da solo supportato da basi musicali da lui create o da professionisti. «Nella sua carriera – ricorda il figlio – ha realizzato sette cd. Andava a cantare dove lo chiamavano, nelle sagre e nelle sale da ballo, del trevigiano e del bellunese, dove era amatissimo».

Gigi Rock ha cantato fino ai 79 anni, dunque fino al 2019. Poi con la pandemia lo stop. «Era un appassionato di uccelli e poi del bosco, che amava vivere da solo – ricorda ancora il figlio -. Aveva partecipato a svariate trasmissioni radio e cantato con gente famosa come Red Canzian».

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