Vittorio Veneto, i cacciatori ripristinano pascoli e sentieri del Col Visentin
Coinvolte una quarantina di persone per 400 ore di volontariato
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Non chiamateli semplicemente cacciatori. I soci del Comprensorio alpino Vittorio Veneto, guidato dal presidente Franco Alpago, da anni sono impegnati nella cura del territorio e nel monitoraggio della fauna selvatica. Anche in questi mesi, in vista dell’avvio della nuova stagione di caccia che si apre domenica 17 settembre, i soci sono stati impegnati in interventi di ripristino ambientale sulle montagne vittoriesi, dal Col Visentin alle pendici del Pizzoc, ma anche a San Lorenzo, Fais o Nove.
«Quest’anno – racconta Alpago – per i ripristini ambientali, cioè pulizia di sentieri, ripristino dei prati per i pascoli e recupero di una lama sul Col Visentin, abbiamo dedicato oltre 400 ore di volontariato, senza contare i quasi 10mila euro di lavori fatti fare da terzisti. Il ripristino della lama nella zona “il tizio” è stato molto impegnativo e si è reso necessario anche impiegare un elicottero per trasportare in quota materiali e attrezzature necessari. Ora l’auspicio è che qualche pastore, che abbiamo anche contattato, possa di nuovo tornare a far pascolare i suoi animali sul versante trevigiano del Col Visentin».
Monitorata anche la selvaggina presente sulle montagne vittoriesi. «Le nostre montagne, dal Col Visentin al versante del Pizzoc, dal punto di vista faunistico godono di ottima salute – testimonia Alpago -. Ci sono caprioli, cervi, mufloni, camosci, il cui numero negli anni si è incrementato, coturnici e galli forcello. In particolare queste ultime due specie sono sintomo della qualità dell’ambiente. Presenti sul Col Visentin, ma non maniera stanziale, i lupi con qualche incursione, anche nei passati mesi, ai danni delle pecore in alpeggio. E poi lo sciacallo dorato, ormai stabile nel vittoriese come certificato dai nostri censimenti».
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