Vittorio Veneto, città-laboratorio di sicurezza
Intesa tra Inail, Comune, Usl 7 per diminuire infortuni e incidenti lavorativi e domestici
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Maurizio Castro, direttore generale dell'Inail (nonchè "suddito di Scottà"come si è ironicamente definito) questa mattina era a Vittorio Veneto per presentare con il comune e l'Usl 7 il progetto "città sicura" che prenderà il via a settembre del 2006 e vedrà Vittorio Veneto diventare città-laboratorio sul fronte della sicurezza. A più livelli.
Il progetto consisterà sostanzialmente in interventi di monitoraggio, formazione, prevenzione in aziende del territorio, in aree pubbliche e in abitazioni private per diminuire un po' ovunque i rischi di infortuni e incidenti. Per realizzare l'obiettivo opereranno congiuntamente Usl, comune, Inail e aziende, a cominciare dalla Permasteelisa.
"Il tema degli incidenti - ha detto Castro - non smette mai di essere di attualità. E lo conferma la drammatica cronaca di quanto è avvenuto nelle ultime settimane in diversi luoghi di lavoro. Incidenti e infortuni hanno un costo in termini di sofferenza umana, ma anche un rilevante costo sociale. La voce di spesa ad essi relativa è di 41 miliardi all'anno. Nell'85% dei casi - ha aggiunto Castro - gli infortuni sono dovuti a inadeguatezza soggettiva e solo il 15% a difetti di impianto. E' quindi necessario diffondere una cultura della sicurezza e investire in formazione nell'ambito di tale settore."
Il direttore generale dell'Inail ha ricordato che lo scorso anno il Veneto con un dato pari a -5.8% rispetto alla media nazionale, ha registrato la miglior performance nazionale in termini di sicurezza, perché la crociata a favore della prevenzione degli incidenti aveva già dato i suoi frutti.
Il progetto Città sicura prevede inoltre uno screening sulla sicurezza nelle abitazioni da parte dell'Usl. Lo scorso anno le case monitorate a Conegliano, Susegana, Cison, sarmede e Codognè sono state 500. Quest'anno toccherà a un campione di residenze del Vittoriese passare al setaccio della sicurezza. Una volta scoperte le "falle" sul fronte dell'impianto elettrico o di riscaldamento o sulle caratteristiche strutturali delle abitazioni, i proprietari tramite una convenzione (tutta da scrivere), potranno essere agevolati, anche finanziariamente, nel porre rimedio a ciò che rappresneta un potenziale pericolo. I soldi? "Non sono un problema - assicura Castro-. I soldi ci sono. I soldi si trovano. L'Inail ha un utile di 2 miliardi di euro all'anno. E da gennaio ho ventuplicato gli investimenti relativi all'attività di prevenzione."
Ultimissimo dato su cui riflettere, emerso in conferenza stampa: nel territorio dell'Usl 7 ogni anno si registrano 5700 incidenti domestici (che richiedono un ricovero presso il pronto soccorso o l'intervento del medico di famiglia), solo 4000 di questi sono riconosciuti dall'Inal nello stesso territorio.