Vittorio Veneto, la denuncia del sindacato: “Più di 3.000 raccomandate ferme per mancanza personale”
Il sindaco Balliana: “L’ufficio centrale torni ad aprire nel pomeriggio”
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Il sopralluogo all’ufficio recapito delle Poste centrali di Vittorio Veneto ha fatto emergere un dato sorprendente: stando a quanto rilevato dal delegato sindacale della Slc (sindacato lavoratori della comunicazione) Cgil, Adriano Musolino, «ci sono più di 3mila raccomandate in giacenza, questo perché mancano portalettere, sia a tempo indeterminato che determinato: ne servirebbero almeno dieci». Quel consistente numero di raccomandate si sarebbero accumulate nell’ultimo mese e mezzo.
«Dopo le azioni dei mesi scorsi (come lo sciopero in estate dei portalettere per gli oltre 30 gradi che si registravano nei loro uffici non dotati di aria condizionata ndr) e il cambio dei preposti, le questioni legate all’ambiente dell’ufficio recapito di Vittorio Veneto sono state sistemate – rileva il sindacalista -. A perdurare è invece il problema del personale e lo testimoniano le oltre tremila raccomandate che ci sono oggi in giacenza in questo ufficio. Tra quelle raccomandate ferme ci sono anche documenti sensibili, penso ad atti giudiziari o medici, che le persone stanno attendendo. Servirebbero una decina di persone in più, anche a tempo determinato, per smaltire quelle raccomandate in giacenza».
Ieri, lunedì, il sindacalista ha fatto un sopralluogo all’ufficio recapito di Vittorio Veneto, rilevando anche un sottodimensionamento degli spazi a fronte della mole di pacchi che l’ufficio si trova a gestire. «Se Poste Italiane ha deciso di puntare sulla consegna dei pacchi, servono spazi adeguati e quelli dell’ufficio recapito di Vittorio Veneto, su cui gravitano anche i pacchi degli altri uffici postali del vittoriese, da Tarzo a Cordignano, non sono adeguati – afferma Musolino -. Non c’è la cubatura giusta, né c’è il personale sufficiente. Faremo anche su questo aspetto una segnalazione all’azienda e vedremo quello che succederà».
Nel frattempo, l’amministrazione comunale di Vittorio Veneto annuncia di volersi muovere con Poste Italiane per far sì che l’ufficio centrale di piazza Medaglie d’oro torni ad essere aperto il pomeriggio, così come avveniva prima della pandemia da Covid-19. «Da tempo il nostro ufficio centrale, punto di riferimento anche per l’hinterland vittoriese, è chiuso il pomeriggio – sottolinea il sindaco Mirella Balliana -. Chiederò a Poste Italiane una sua riapertura almeno per un paio di pomeriggi a settimana. Mi sono arrivate su questo numerose sollecitazioni da parte di cittadini. Per noi è importante che le Poste centrali rimangano aperte per offrire i loro servizi a cittadini e professionisti. L’ufficio postale di Conegliano è aperto fino alle 19.05 dal lunedì al venerdì, così pure l’ufficio postale di Pieve di Soligo e perché non è così anche per l’ufficio postale di Vittorio Veneto?».