VITTORIO VENETO - Era il 2008 quando la giunta Scottà, su progetto fortemente voluto dall’ ass. Michele De Bertolis, sotto l’egida della Regione Veneto, dei Servizi Forestali e con l’opera volontaria degli Alpini, ripristinò buona parte della Perdonanzestellung. Era un posto di osservazione in trincea realizzato nella primavera del 1918 dagli austrungarici che occupavano la nostra zona dopo la rotta di Caporetto. Serviva per controllare parte del fronte del Piave identificandovi movimenti di truppe; per localizzare le vampe di artiglieria italiane che da lì sparavano e dirigere così il fuoco di controbatteria; per attivare le postazioni di contraerea ad intercettare le numerose incursioni della nostra aviazione sugli obiettivi strategici collocati a Vittorio Veneto (Comandi – Ferrovia - Teleferica Sant’ Andrea).

Pagina, quest’ultima, assai importante e bellicamente innovativa tanto quanto poco raccontata nonostante la nostra città possa vantare un aviatore asso pluridecorato e pressoché dimenticato, già in forza alla pattuglia di Francesco Baracca, come Bartolomeo Costantini. L’impegno per ripristinare la Perdonanzestellung , collocata sulla strada che da piazza Gallina porta alle Perdonanze richiese ben 720 ore di lavoro. Ora tutto è allo sfacelo, nonostante ben poco sarebbe bastato per curarne la manutenzione. La constatazione è tanto più pensosa considerando che questa piazzola si trova lungo il sentiero V13 della rete “Naturalmente Vittorio Veneto” e nella core zone Prosecco-Unesco. Lungo il reticolo sentieristico di cui fa parte rappresenterebbe una area di sosta-ristoro, di panorama e di approfondimento storico molto apprezzabile. Ecco invece, e purtroppo, un altro pessimo esempio di come la nostra città non sappia valorizzare la sua identità e i suoi gioielli, piccoli e grandi.

Michele Bastanzetti