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23 aprile 2024

Treviso

"Volontari" alla guida per aiutare chi non riesce a fruire del trasporto pubblico

E' il "Progetto Stacco" del CSV. Il presidente Franceschini: "Accompagniamo anziani soli e persone con disabilità, portando anche in casa case spesa e medicine"

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

TREVISO - Non se la passa granché bene, di questi tempi, il trasporto pubblico locale. La falla nel sistema progettato per la ripartenza della scuola. I mezzi troppo affollati che spesso e volentieri rischiano di trasportare prima di tutti il Coronavirus. Ma di spostarsi in autobus – finché si può – in molti hanno bisogno, per fare la spesa o per andare dal medico, solo per citare due esempi. Dovesse poi materializzarsi un secondo lockdown, ancora più necessario, per gli anziani soprattutto e per le persone ammalate, poter ricevere a casa quantomeno i generi di prima necessità.

Come è stato già fatto tra marzo e maggio e come sono pronti a bissare i 306 volontari autisti di ben 25 associazioni della Marca che lo scorso anno hanno “servito” 73 Comuni della provincia per un totale di 250 mila chilometri e 10.667 ore alla guida. Tutto questo si chiama “Stacco” ed è il progetto di trasporto e accompagnamento sociale finanziato dalla Regione del Veneto e cofinanziato da Volontarinsieme – Centro servizio volontariato Treviso e Associazioni aderenti. Presidente del Csv è Alberto Franceschini: “Basta una chiamata al numero verde 800 685090 per attivare il servizio nell’intera in provincia di Treviso; 17 auto, 5 pulmini e 50 vetture attrezzate percorrere l’incredibile distanza di 249.665 chilometri, effettuando complessivamente 6.067 viaggi. Abbiamo trasportato le persone con difficoltà di movimento e di autonomia, accompagnandole agli ospedali e alle strutture sanitarie e riabilitative pubbliche e private ma anche per consegnare i farmaci, i pasti e la spesa, in particolare proprio nel corso dei due mesi di lockdown”.

Un tempo che ha richiesto ai volontari del Csv impegno e disponibilità notevoli: quasi 800 trasporti per circa 10mila chilometri, - ricorda il presidente Franceschini – per aiutare 424 persone nelle loro necessità. Ulteriori 2.400 trasporti per circa altri 100 mila chilometri hanno permesso di accompagnare i fruitori del servizio “Stacco” a sbrigare pratiche di ufficio o a frequentare luoghi ricreativi e di aggregazione”. “Senza Stacco molte persone con disabilità o scarsa autonomia nel corso dei mesi passati sarebbero state sole, tagliate fuori dal mondo – assicura Franceschini. “Anziani soli e persone con disabilità in momenti di difficoltà, come quello attuale dettato dall’emergenza sanitaria, sono ancora più fragili, ancora più esposte ai rischi dell’abbandono, della solitudine di una condizione personale che le mette drammaticamente di fronte all’impotenza di potersi anche semplicemente procurare il necessario per un pasto, per provvedere a se stessi nelle minime cose”.

 


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Roberto Grigoletto

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