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25 aprile 2024

Esteri

Von der Leyen, sgarbo dal ministro dell'Uganda

Il commento di Calenda al mancato saluto di Odongo alla presidente della Commissione Ue davanti al presidente del Consiglio europeo

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Von der Leyen, sgarbo dal ministro dell'Uganda

MONDO - Brutto episodio giovedì sera, a margine del summit Ue-Unione Africana. Il filmato dell'accoglienza ufficiale al summit mostra il ministro degli Esteri dell'Uganda, Jeje Odongo, passare oltre la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, senza stringerle la mano. Von der Leyen si limita ad alzare il sopracciglio e a sorridere, sorpresa per il gesto del ministro.

 

Odongo si dirige direttamente verso Charles Michel ed Emmanuel Macron, ai quali stringe la mano. Il presidente francese, prima di congedarlo dopo la foto di rito, lo invita a salutare anche von der Leyen, ma il ministro, pur salutando, si guarda bene dallo stringere la mano a von der Leyen. "Abbiamo una situazione estremamente grave in Ucraina e la presidente lavora a questo sette giorni su sette: siamo completamente assorbiti da questo" dice il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer rispondendo, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, in merito all'episodio. "Il fatto è - conclude Mamer - che la nostra attenzione e quella della presidente sono su altro in questo momento".

 

Le reazioni si susseguono. Odongo? "Gli avrei detto che è un cafone e l'avrei rimandato in Uganda" commenta Carlo Calenda a 'L'aria che tira' su La 7. "Michel, il presidente del Consiglio europeo, sembra uno che è stato messo lì a guardare le piante. Sembra il personaggio di 'Oltre il giardino'...".

 

“Ignorare una figura istituzionale perché donna è un grave atto di sessismo" scrive sui social Laura Boldrini, postando il video dell'episodio. "Il ministro ugandese Odongo, non stringendo la mano a von der Leyen, qualifica se stesso e il regime di Museveni. Dopo il ‘Sofagate’ di Erdogan, un altro brutto episodio in presenza di Charles Michel”. Via Twitter interviene anche il virologo Roberto Burioni, docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano: "Per una volta parlo di un argomento che non è virologia, ma da cittadino sono immensamente infastidito da cose come queste. L'Europa dovrebbe darsi una regola. Se qualcuno (chiunque) si comporta così, la cerimonia si chiude immediatamente e il bifolco viene mandato a quel Paese".

 


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