TREVISO - Cinque imprenditori e professionisti agli arresti domiciliari ed altre sette persone denunciate a piede libero per bancarotta fraudolenta, nonché beni e denaro per oltre 2 milioni di euro sottratti ad aziende in crisi.

E' il bilancio dell'operazione 'Paper e shoes' condotta dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lucca. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse per professionisti ed imprenditori di Lucca, Milano, Bologna, Treviso e Messina.

Il trevigiano è Andrea Riccio. Tra i denunciati ci sarebbero altri due trevigiani. Le indagini sono state coordinate dal pm lucchese Enrico Coruccio e hanno evidenziato un sodalizio che dall'inizio del 2009 aveva acquisito aziende della Lucchesia in difficoltà economiche con la prospettiva di rilanciarle sul mercato.

La prima a cadere nella rete è stata la Pielle Shoes di Capannori, azienda calzaturiera di cui gli amministratori indagati, anziché tentare di rilanciarla, si sarebbero appropriati di merci e residue risorse economiche nonché avrebbero incassato crediti, senza farli transitare nella contabilità, per un importo di oltre 800.000 euro, portando la ditta al collasso.

Le indagini della Gdf su bilanci e contabilità della società e di un'altra azienda in affitto - Pielle trading srl - avrebbero fatto emergere nei confronti dell'amministratore della Pielle Shoes distrazioni di merci e denaro per un ammontare di circa 500.000 euro.

Analoga sorte è toccata alla Cdm Paper Group Spa, azienda cartaria di Pescia con volume di affari di oltre 60 milioni di euro, poi portata al fallimento nel 2010.

Nel febbraio 2009 gli indagati, sempre secondo l'accusa, hanno dissipato risorse della società per oltre 500.000 euro.

Appropriazione compiuta tramite acquisto e noleggio di auto di grossa cilindrata o l'affitto di abitazioni di prestigio in Versilia nonché l'emissione di assegni per coprire debiti personali o di familiari. Una gestione che ha provocato dissesto in tutto il gruppo Cdm e che verso metà 2009 ha portato al fermo della produzione e alla cassa integrazione per quasi tutti i dipendenti del gruppo.