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18 settembre 2024

Castelfranco

“I morti sulle strade? Per la politica sono solo numeri!”

L’amaro sfogo dei parenti delle vittime stradali

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

morti sulle strade

CASTELFRANCO VENETO - Paola Conte Bortolotto del gruppo per la sicurezza stradale “Non correre, accorri!!”, di Castelfranco Veneto, d’innanzi al costante verificarsi di incidenti sulle strade ha puntato il dito contro l’inerzia di chi amministra la cosa pubblica. Uno sfogo amaro che non è solo il grido di dolore di una mamma che ha perso un figlio ma quello di una cittadina che da anni s’impegna per cambiare le cose, ed è oramai stanca di sentire promesse che poi non trovano concretezza o di constatare che le richieste sempre più spesso restano lettera morta.

«È un vero bollettino di guerra sulle strade quello che si continua a leggere, nell'indifferenza dei più.  Ormai c'è assuefazione nell'opinione pubblica. Se ci fosse una vera presa di coscienza, aumenterebbero i comportamenti responsabili. I comportamenti errati diventerebbero  esempi da non imitare, invece velocità sostenuta, distrazione, sostanze alcoliche e stupefacenti oltre a stanchezza la fanno da padrone. Noi famigliari di vittime innocenti, continueremo a chiedere sicurezza, prevenzione. Lo facciamo perché conosciamo il dolore insopportabile che non avrà mai fine e non vogliamo altri patiscano come noi. La gente invece ci considera patetici, esagerati, disturbanti. Noi sappiamo però che è possibile ridurre la strage stradale.

La Politica è sorda, negligente, mi viene da dire anche sciocca, perché non ha ancora capito che la prevenzione costerebbe molto meno dell'immane spesa sociosanitaria derivante dalla strage stradale. Noi le indicazioni continuiamo a darle ma non vengono recepite e intanto il tempo passa, le vittime aumentano… Ma tanto per loro sono solo numeri. Vedasi anche le statistiche scorrette che vengono pubblicate. Per noi UNO vale UNO: uno in più vuol dire una famiglia in più distrutta, uno in meno vuol dire che ci siamo dimenticati della sofferenza di un'altra famiglia... Poco rispetto, poca umanità. 

La Politica locale si faccia sentire a livello centrale, chieda prevenzione, chieda venga attivato quel Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, che giace inattivo da due anni, altro che i bisticci per la questione autovelox... Il Codice della strada in approvazione, deve essere fermato per venire ridiscusso con le Associazioni che si interessano di sicurezza stradale.  È un codice, ancora una volta, a favore degli automobilisti e non favorisce la mobilità sostenibile.  Nessun cenno alla necessità di educazione stradale nelle scuole e di preparazione adeguata nelle autoscuole. Lo sanno che nel codice approvato nel 1992, l’educazione stradale sarebbe stata obbligatoria in ogni scuola di ogni ordine e grado? Perché non è ancora avvenuto? Abbiamo perso i frutti di trentanni di cultura stradale. E ancora dobbiamo aspettare?»

 


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