“Il reparto di psichiatria di Montebelluna rischia una chiusura parziale con il trasferimento di tre psichiatri?”
Lo chiedono al sindaco Adalberto Bordin il dem di Montebelluna con un’interrogazione
MONTEBELLUNA – Questa mattina davanti al municipio di Castelfranco associazioni e società civile si riuniranno per un flash-mob volto a chiedere che non siano trasferiti 3 psichiatri dal Distretto di Asolo dell’Ulss 2. Ma l’allerta per questo rischio è scattata anche in altre città interessate dal possibile depotenziamento dei servizi sanitari, nel comparto della salute mentale. I consiglieri comunali del gruppo Democratici per Montebelluna hanno infatti presentato un’interrogazione al sindaco e all’assessore di comparto, per avere chiarimenti in merito a quest’eventualità che andrebbe a indebolire un settore già in difficoltà per la scarsità di personale.
«Abbiamo letto con estrema preoccupazione l’appello a Benazzi di Luana Calabrese, referente per il distretto di Asolo dell’Associazione Italiana per la tutela della salute mentale – spiegano Davide Quaggiotto, Loreno Miotto, Elisa Bressan, Silvio Tessari e Pietro Dal Zotto -. La referente dell’associazione ha richiesto pubblicamente al direttore dell’Ulss 2 di bloccare i trasferimenti dei tre psichiatri dal distretto di Asolo. Nello specifico ha sottolineato che la mancanza di questi professionisti aggraverebbe ulteriormente la situazione che già ora rende difficile assicurare la salvaguardia della salute mentale nel territorio: nel reparto di psichiatria di Montebelluna e nei centri di salute mentale di Valdobbiadene e Castelfranco. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale chiedendo di aggiornarci su questa situazione e domandando cosa intende fare per salvaguardare i servizi per la tutela della salute mentale».
Ma ecco quali sono state le richieste dei consiglieri al primo cittadino Adalberto Bordin e all’assessore Elzo Severin: «Abbiamo chiesto i dati del numero di psichiatri in servizio nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Montebelluna negli ultimi 5 anni. Infine abbiamo chiesto se il reparto di psichiatria dell’ospedale rischia una chiusura parziale e suggerito la convocazione di una commissione per ricostruire un quadro dello stato dei servizi che devono garantire la tutela della salute mentale nel nostro territorio. Della carenza di organico avevamo già discusso durante un consiglio comunale: avevamo denunciato che c’è solo un medico in servizio a Treviso per garantire la guardia notturna per psichiatria per tutta l’ULSS2. La tutela della salute mentale è una delle emergenze di questo periodo. La situazione che ha descritto la Presidente Calabrese è molto grave e quindi bisogna intervenire con urgenza».
Leggi anche: