“Farra si Soligo Terra dei fuochi?”
La denuncia del M5s: "Agricoltori bruciano sterpaglie"
| Redazione |
FARRA DI SOLIGO - “Farra si Soligo Terra dei fuochi?” Punta il dito contro gli argricoltori “irrispettosi della legge” il Movimento 5 Stelle di Farra di Soligo che denuncia come, soprattutto durante i fine settimana, si vedano le “nostre colline del Prosecco invase dal fumo proveniente da fuochi accesi qua e là da viticoltori che per risparmiare qualche ora di lavoro provvedono a smaltire sarmenti ed altro materiale residuo bruciandolo in loco”.
“Eppure – spiegano i Grillini - l’ordinanza del Sindaco di Farra sulla gestione controllata delle combustioni è fin troppo chiara: “è sempre vietata la combustione sul luogo di produzione dei residui vegetali agricoli o forestali”. Il ricorso alla deroga, nei rari casi in cui era praticabile, era possibile solo fino al 31 marzo scorso. Ciò significa - chiarisce il Movimento - che a dicembre in nessun caso è lecito accendere fuochi”.
“Questi miopi agricoltori - continua il M5s - forse ignorano che il fine per cui è stata fatta questa ordinanza è quello di salvaguardare la salute di tutti i cittadini, loro compresi. Questi agricoltori forse ignorano che i prodotti della combustione, soprattutto se all’aperto, innalzano drasticamente i livelli di particolato e diossine nell’aria; ignorano i danni alla salute che derivano dalla respirazione di polveri sottili, che, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, ogni anno è causa della morte prematura di 84.400 persone in Italia; ignorano infine i benefici economici e biologici che si apporterebbero al terreno con la trinciatura in loco”.
“Questo fine settimana le colline di Col San Martino han fatto concorrenza alla “terra dei fuochi” - fanno notare i membri del Movimento - alcune combustioni si sono protratte per giorni, rimanendo attive, incontrollate, per l’intera notte”. “Se la nostra comunità vuole davvero alzare la testa - concludono i 5 stelle - sarebbe auspicabile un comportamento più responsabile da parte di ogni cittadino, divenendo promotore di buone pratiche, ma soprattutto attivandosi a scoraggiare e segnalare qualunque azione illecita alla quale gli capita di assistere.”