“Fermiamo la strage di morti sul lavoro. Giustizia per Mattia e vicinanza alla famiglia Battistetti”
Lunedì nuova udienza al processo per la morte del giovane di Montebelluna e l’invito a tutti a presenziare
MONTEBELLUNA – Il dramma della strage sul lavoro in Italia persiste, con oltre mille vittime ogni anno tra cantieri, fabbriche, campi e cave. Ma c’è chi non si arrende a questa tragedia, è il caso della famiglia Battistetti, il cui coraggio e impegno sono diventati simbolo di speranza e resistenza. Il 29 aprile 2021, Mattia Battistetti, un giovane operaio di 23 anni, perse la vita sul luogo di lavoro, schiacciato da un carico di 15 quintali di impalcature presso il cantiere Bordignon a Montebelluna. Da quel tragico giorno, i genitori Monica e Giuseppe e la sorella Anna hanno dedicato ogni sforzo per rendere giustizia a Mattia.
Il processo per la morte di Mattia Battistetti è giunto alla sesta udienza. Dopo una fase preliminare e le ammissioni delle parti civili, tra cui la famiglia stessa, i sindacati CGIL, CISL e ANMIL, lunedì 11 dicembre si affronteranno gli interrogatori dei testimoni, una tappa cruciale nella ricerca di verità e giustizia. La partecipazione popolare, che ha affiancato la famiglia Battistetti negli ultimi due anni, si rivela oggi ancor più cruciale, da qui l’invito a lavoratrici, lavoratori e cittadini: “La presenza in aula è fondamentale, e un presidio fuori dal tribunale di Treviso è programmato in due momenti della giornata: alle 9:00 e alle 13:30. Questo appuntamento è un'opportunità per dimostrare solidarietà e chiedere insieme un cambiamento concreto per porre fine a questa tragica strage sul lavoro che coinvolge tutti noi”.
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